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STABIO"A Stabio per ragioni fiscali... e perché già piena di pazienti"

17.05.15 - 16:15
Gabriella Mereu si è trasferita a Stabio per poter svolgere la sua "Terapia verbale", attraverso la quale guarirebbe dal cancro i suoi pazienti
"A Stabio per ragioni fiscali... e perché già piena di pazienti"
Gabriella Mereu si è trasferita a Stabio per poter svolgere la sua "Terapia verbale", attraverso la quale guarirebbe dal cancro i suoi pazienti

STABIO - Santoni, sciamani, guaritori. Il Ticino risulta molto attrattivo non solo per imprenditori e investitori. In un cantone alla continua ricerca di investimenti esteri, che ha fiutato l'affare della ricerca medica e punta ai centri di cura e accoglienza per anziani e non, ecco arrivare dall'Italia Gabriella Mereu, 61enne di Quartu Sant'Elena, nota località del cagliaritano, che cura i suoi pazienti con "il potere della parola". La donna ha trovato casa a Stabio e vorrebbe esercitare in Ticino.

Lo scrive oggi il Caffé, che ricorda le sue pratiche definite "sconcertanti" rivelate da un servizio andato in onda su Italia 1 alla trasmissione le Iene.

Meureu sostiene di curare paralisi, tumori e altre malattie difficili da combattere col potere della parola. La donna che, come si legge sul suo sito internet, è laureata in medicina ed è iscritta all'Ordine professionale in Sardegna, informa di avere creato una società qui in Ticino chiamata "Terapia verbale".

Il medico Cantonale Giorgio Merlani ha precisato al Caffé che la richiesta "non sarà una pura formalità", anche se dalla stessa Mereu si apprende che "da Berna il riconoscimento è cosa fatta e che ora non manca che l'abilitazione da Bellinzona".

I motivi che hanno spinto Gabriella Meureu a stabilirsi in Svizzera? Lo ha spiegato lei stessa al domenicale: per ragioni fiscali ("in Italia non funziona più niente"), di comodità ("la mia base operativa è nel nord Italia") e perché "in Ticino sono già piena di pazienti. Mi stanno aspettando".

Mereu ha spiegato che le critiche e gli attacchi nei suoi confronti sono dovuti alla proposta di "una medicina innovativa, che disturba non poco le case farmaceutiche". "Hanno paura di me", ha aggiunto la 61enne. 

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