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CANTONE/NEPAL"Chiediamo aiuto ai ticinesi"

30.04.15 - 11:43
L'appello dei nostri medici e infermieri pronti a partire per le zone colpite dal sisma. E Tio lancia Ticino4Nepal
"Chiediamo aiuto ai ticinesi"
L'appello dei nostri medici e infermieri pronti a partire per le zone colpite dal sisma. E Tio lancia Ticino4Nepal

LUGANO - In Ticino ci si sta attivando per aiutare il Nepal colpito dal terremoto. Un gruppo di medici e di infermieri si sta organizzando per eventualmente partire verso le zone del sisma e prestare soccorso ai bisognosi. Si appoggeranno all'associazione Kam for sud, un'organizzazione non governativa senza scopo di lucro, fondata nel 1998 in Ticino da un gruppo di persone che crede nella solidarietà concreta tra gli esseri umani. Gian Antonio Romano, membro di comitato, medico internista è uno di loro. È stato a Kathmandu 15 giorni fa, prima del terremoto, e ha visto con i propri occhi le situazione di disagio e di povertà in cui vive la popolazione locale. "Non oso immagine l'inferno che ci sarà ora con il terremoto. La nostra collaboratrice Silvia Lafranchi Pittet, coordinatrice di KFS, è partita ieri per il Nepal e valuterà la situazione e solo allora sapremo come muoverci per quanto riguarda gli aiuti".

Kam for Sud ha realizzato diversi progetti in Nepal. Tra questi anche un orfanotrofio. Ha informazioni sui danni e sulla salute dei bambini?
"Fortunatamente il nostro orfanotrofio, che si trova a una trentina di chilometri da Kathmandu, non è crollato. Siamo in attesa di capire se la struttura è agibile e sicura al 100%. Si tratta di tre case dove tre coppie di genitori seguono 45 bambini. Tanti orfani della passata guerra civile. Stanno bene, ma attualmente sono costretti a vivere nelle tende. Ora bisognerà operare affinché possano riavere un tetto, e soprattutto acqua potabile e cibo".

Che notizie ha della situazione reale?
"La gente viveva prima in situazioni disperate. Oggi, con il terremoto si trova a dover vivere un inferno".

Dal Ticino quanti volontari sono pronti a partire e in che modo si concretizzerà l'aiuto?
"Almeno una decina di persone, tra medici e infermieri, hanno dato la loro disponibilità. Partiremo solo se ci saranno le condizioni sanitarie per poter lavorare e prestare soccorsi, se ci garantiranno almeno una struttura con del materiale sanitario. Non vogliamo andare lì solo per esserci".

Che appello si sente di lanciare ai lettori ticinesi?
"Grazie agli aiuti dei ticinesi in passato abbiamo realizzato progetti che hanno permesso a bambini di avere una casa, di andare a scuola, ad adulti di poter trovare un lavoro. Questa volta i ticinesi hanno la possibilità di ridare speranza e dignità a un popolo che attualmente si trova nella più totale disperazione. E - almeno per ora - un aiuto economico può risollevare le loro sorti, poiché ci permetterà di comprare in loco ciò di cui la gente ha bisogno".

Un appello urgente quello lanciato da Gian Antonio Romano di fronte agli impressionanti numeri della tragedia: quasi 5.500 morti (ma il bilancio cresce di giorno in giorno) e almeno 10.000 feriti, otto milioni di persone colpite dal sisma, di cui 1,4 milioni senza possibilità di procurarsi cibo, e un esercito di oltre un milione di senzatetto ai quali sono andate 4.700 tende invece delle 500.000 necessarie. Un'emergenza umanitaria per la quale l'Onu ha chiesto al mondo intero di mobilitarsi finanziariamente per mettere immediatamente a disposizione 415 milioni di dollari per affrontare l'emergenza e limitarne le conseguenze.

Ticinonline, attraverso l'iniziativa Sostegno, ha deciso di lanciare una raccolta fondi Ticino4Nepal. Clicca qui per il tuo contributo www.tio.ch/ticino4nepal

Le vittime sono 6630 - Alle 12.00 locali di oggi le vittime del terremoto nepalese sono salite a 6630. Lo ha reso noto la polizia a Kathmandu. Il distretto più colpito è stato quello di Sindhupalchok, dove ieri si sono registrate forti tensioni per l'assenza di aiuti, con 1.677 morti.

Il terremoto in Nepal dovrebbe avere un bilancio finale intorno alle 9mila vittime, con danni agli edifici per circa 3,5 miliardi di dollari. Lo indicano i modelli matematici del sito earthquake-report.com, il più grande database indipendente sui terremoti al mondo - che si basa su diversi tipi di dati, dai tweet alle segnalazioni delle stazioni sismologiche - in 60 lingue.

"In questo momento i nostri modelli ci danno una media tra gli 8mila e i 9mila morti, ma non escludono che si arrivi a diecimila" spiega James Daniell del Karlsruhe Institute of Technology, cofondatore del sito, a Scientific American. "Per quanto riguarda i danni alle infrastrutture prevediamo fra i tre e i 3,5 miliardi di dollari, a cui andranno aggiunti 5-5,5 miliardi di dollari per la ricostruzione che potrebbero crescere se si deciderà di costruire infrastrutture migliori. A questo va aggiunto l'eventuale calo del turismo, che porta ogni anno circa un miliardo di dollari al paese, e che però è difficile da stimare".

Il valore dei danni è relativamente basso, sottolinea Daniell. "Questo non è dovuto però all'impatto del terremoto, che invece ha portato una grande distruzione - spiega -, ma alla povertà del Paese. Il valore di tutte le infrastrutture della regione non supera i 40 miliardi di dollari".

 

Vi è inoltre la possibilità di fare un bonifico direttamente sul conto dell'associazione con causale Ticino4Nepal:
Associazione
KAM FOR SUD
Banca dello Stato del Cantone Ticino
CH-6501 Bellinzona
Svizzera
Conto Nr.
3582660001000001
IBAN
CH8300764358
2660C000C
CCP della banca
65-433-5

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