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AMBRÌQueste vacche da passerella, tra genetica e portamento

24.04.15 - 06:38
Si tiene domani ad Ambrì la 12esima edizione del Gotthard Open, la gara internazionale di mucche primipare
Tipress
Queste vacche da passerella, tra genetica e portamento
Si tiene domani ad Ambrì la 12esima edizione del Gotthard Open, la gara internazionale di mucche primipare

AMBRÌ - Le future star del palcoscenico zootecnico nazionale e internazionale sfileranno per aggiudicarsi il titolo di miss. Un appuntamento atteso dagli addetti ai lavori ma anche dal nutrito pubblico che puntualmente si presenta all’aerodromo di Ambrì per vivere una giornata un po’ fuori dalla norma. Particolarità di questa gara è l’accettazione di sole vacche primipare ovvero animali alla prima lattazione e di conseguenza per la prima volta sul ring. Tutte aspiranti reginette che hanno con ogni probabilità dei geni da campionesse tramandati da mamme, nonne o bisnonne.  “Se nella linea di discendenza c’è già qualche campionessa è più probabile che se ne ripresenti una prima o poi”, spiega infatti Nicola Pedrini che con Polli ha vinto l’edizione del Gottard open l’anno scorso. “I geni contano ma poi dietro va fatto un grande lavoro di preparazione dell’animale. Bisogna per esempio insegnargli a camminare alla capezza, ovvero con la corda e in un certo modo. Sono trattate come tutte le altre mucche solo con un occhio di riguardo in più”.

Questo non vuol dire che il nostro Nicola si metta a massaggiare gli zoccoli della sua Polli con l’olio di argan anche perché la bellezza dell’animale conta ma solo fino a un certo punto: la vacca migliore è quella che sulla carta promette una lunga e fruttuosa carriera sia in quantitativi di latte sia in quantitativi di gravidanze, insomma quella che, secondo la morfologia (visione globale, arti, mammella e la groppa), sembra essere la più produttiva e feconda.

Peculiarità del concorso?

"Una mucca può parteciparvi una volta sola, è infatti un concorso per vacche primipari che significa vacche che sono in prima lattazione perché hanno dato alla luce il primo vitello. Insomma è una gara per vacche giovani. Una sorta di  trampolino di lancio dove si vedono quelle che in un futuro potranno competere in altre categorie".

Cosa significa avere una campionessa nella stalla?

"È un premio al lavoro fatto e una soddisfazione personale. Poi di sicuro ha un valore maggiore di una vacca normale. Se una mucca normale costa sui 3 mila franchi una regina può valere anche il doppio o il triplo. Dopo sta all’allevatore venderla o meno: c’è chi vuole monetizzare il suo lavoro di selezione e chi invece proprio perché ha investito molto tempo per arrivare al titolo, se la tiene".

Partecipano molti ticinesi al concorso?

"Ormai l’allevamento in Ticino è ai minimi storici. Quest’anno, se non mi sbaglio, ci sono 7 allevatori in gara su 150. Per quel poco che c’è da noi è già tanto".

Tanto e in più di qualità, perché i ticinesi riescono a salire spesso sul podio, a cominciare proprio da Nicola che ha già vinto, dopo la prima, anche le ultime due edizioni del Gotthard Open. Se non c’è il due senza il tre, il quarto titolo verrà da sé?

Tutte le info su: gotthard-open.ch

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