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CANTONE"È stata la mano dell'uomo". E l'allerta incendi continua

21.04.15 - 08:00
Sul Ceneri "danni per centinaia di migliaia di franchi". Aperta l'inchiesta di polizia, esclusa l'origine militare. I consigli dell'esperto
Foto Rescue Media
"È stata la mano dell'uomo". E l'allerta incendi continua
Sul Ceneri "danni per centinaia di migliaia di franchi". Aperta l'inchiesta di polizia, esclusa l'origine militare. I consigli dell'esperto

MONTECENERI - Non c'è dubbio: "È stata la mano dell'uomo" a causare l'incendio che lunedì scorso ha colpito il Monte Ceneri con un fronte di fuoco di 1000 metri e danni per "centinaia di migliaia di franchi" tra costi d'intervento e danneggiamento dell'ambiente.

A spiegarlo è Aron Ghiringhelli dell'Ufficio forestale cantonale, che esclude "l'incidente naturale propriamente inteso" e precisa che "soprattutto in questa stagione visto il clima secco e la vegetazione ancora poco rigogliosa il rischio di incendi nella nostra regione rimane ai massimi livelli".

Allerta alta dunque, anche perché solo qualche giorno prima, poco lontano, un vasto incendio aveva interessato la zona dell'Alpe del Tiglio; la vicinanza di basi militari (Ceneri e Isone) pare un caso: "Abbiamo fatto delle verifiche e possiamo escludere un'origine militare, il divieto stagionale è stato rispettato" spiega il responsabile delle piazze di tiro del Monte Cener, Daniele Buletti.

Le attività militari del resto "sono causa di una minima parte degli incendi registrati in media in Ticino" spiega Ghiringhelli. "La maggior parte dei casi sono dovuti a negligenza, un caso su quattro invece al gesto volontario di malintenzionati e veri e propri piromani. Se per questi casi non possiamo fare prevenzione, per gli altri invitiamo tutti ad astenersi dall'accendere fuochi e, al termine del divieto, a evitare le giornate ventose e i luogh con vegetazione secca e arbustiva".

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