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CANTONEIn piedi alla fermata, ma il bus passa oltre: "Dovete alzare la mano"

14.04.15 - 08:18
La regola dell’alzata di mano alla fermata dell’autobus: ecco come funziona nelle città ticinesi
In piedi alla fermata, ma il bus passa oltre: "Dovete alzare la mano"
La regola dell’alzata di mano alla fermata dell’autobus: ecco come funziona nelle città ticinesi

LUGANO - Lo sapevate? A Locarno e Bellinzona non è necessario, a Lugano è obbligatorio – ma non  è scritto nel regolamento –, idem a Mendrisio e a Chiasso in teoria, ma non nella pratica. Funziona così, la regola dell’alzata di mano alle fermate degli autobus in Ticino: paese che vai, usanze che trovi. "Una maggiore uniformità nei regolamenti su questo punto non guasterebbe, così come per le tariffe" osserva Elena Bacchetta della Associazione ticinese utenti trasporto pubblico. Abbiamo chiesto ai nostri lettori  cosa ne pensano (vedi il video su Ticinonline.ch) e non mancano le segnalazioni di passeggeri rimasti con un palmo di naso alla fermata  perché, come spiega un autista di Lugano, "le fermate qui sono a richiesta, se alla pensilina nessuno fa un cenno noi siamo autorizzati a passare oltre".

Alzi la mano chi è di Lugano - Dalla società di Trasporti pubblici Luganesi (Tpl) fanno sapere che in effetti "quasi tutte le fermate in città sono a richiesta, l’aumento di passeggeri degli ultimi anni ha tuttavia fatto sì che i bus si fermino quasi sempre".  Vero è che né i regolamenti esposti alle “paline” né il sito dell’azienda informano gli utenti a tal proposito.

Il bus  si ferma comunque a Locarno e Bellinzona - Altra musica nel Sopraceneri: a Locarno gli autisti delle Fart "sono tenuti a fermarsi in ogni caso, è sufficiente la semplice presenza di persone alla fermate" spiega il direttore Mauro Caronno. Idem a Bellinzona, dove "i passeggeri non sono obbligati a fare alcun cenno, basta che si trovino alla fermata e l’autista deve fermarsi" fa sapere Autopostale. 

Mendrisiotto: la terza via  - Ancora diversa la prassi a Chiasso e Mendrisio. Qui gli utenti sono "tenuti a manifestare la loro intenzione di prendere il bus, anche solo facendosi avanti o alzandosi in piedi:  se un utente è al telefono e da le spalle alla strada, ad esempio, gli autisti non si fermano" precisa il direttore dell’Amsa Ivano Realini. Una regola, anche qui, non scritta né "indicata in modo chiaro agli utenti, è vero, cosa che in effetti dà luogo a volte a delle lamentele". 

 

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