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LUGANOVoluntary disclosure: per gli impiegati di banca grossi rischi…

01.04.15 - 09:36
Voluntary disclosure: per gli impiegati di banca grossi rischi…

LUGANO – Una sessantina di persone ha partecipato lunedì sera all’Hotel Dante di Lugano alla conferenza organizzata dall’Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB) regione Ticino in vista delle prossime elezioni cantonali. I cinque candidati partecipanti hanno centrato quelle che sono le attuali preoccupazioni della piazza finanziaria, ossia l’attuazione della voluntary disclosure italiana e le conseguenze per gli intermediari finanziari ticinesi. In particolare la candidata al Consiglio di Stato Natalia Ferrara Micocci (PLR) ha evidenziato in modo chiaro i rischi dal profilo penale che corrono tutti coloro che lavorano a contatto con la clientela italiana. Il destino degli operatori «è legato a doppio filo alla decisione dei loro clienti, nel caso in cui questi non dovessero aderire alla voluntary disclosure, vi è un rischio concreto e difficilmente evitabile di essere perseguiti dalle autorità penali italiane, in primo luogo per il titolo di reato di riciclaggio».

Il candidato al Gran Consiglio Tiziano Galeazzi (La Destra) ha invece voluto rimarcare quelli che a suo avviso sono stati gli errori della Svizzera nei negoziati con l’estero sul tema del segreto bancario, temendo scenari molto negativi per il futuro. Meno pessimista il municipale di Lugano e granconsigliere uscente Michele Foletti (Lega), che ha sottolineato come a Lugano si siano insediate negli ultimi anni società finanziarie, in particolare nell'ambito del trading di materie prime, che parzialmente potranno supplire al calo del gettito fiscale della piazza finanziaria così come l'abbiamo conosciuta in passato. Ottimista per il futuro anche il candidato al Gran Consiglio Filippo Martinoli (PPD), che ha evidenziato la necessità per la piazza finanziaria di puntare sulla qualità e sull'offerta di nuovi prodotti, oltre che di servizi ad un giusto costo, per non rimanere tagliati fuori dal mercato. Un pensiero condiviso infine anche dal candidato al Gran Consiglio Evaristo Roncelli (PS), il quale ha parlato della necessità di gettare le basi per il futuro, certo che le competenze della piazza finanziaria potranno essere ancora centrali e determinanti per nuovi settori e una nuova fase di crescita.

L’ASIB Ticino seguirà da vicino anche nei prossimi mesi l’evolversi della situazione, insistendo con le autorità cantonali e federali per delle soluzioni che salvaguardino gli operatori della piazza finanziaria. Questi ultimi, dopo aver svolto correttamente il proprio lavoro, non possono incorrere in possibili conseguenze penali (sia in Svizzera, sia in Italia) a seguito di comportamenti e prassi finora rispettosi delle normative elvetiche, che non devono e non possono dunque essere ora - retroattivamente - considerati illeciti.

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