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CANTONE"Lo spaccio in Città? Non avrà mai fine"

01.04.15 - 08:02
A tu per tu con un giovane consumatore di cocaina e con un criminolgo. "La droga non scomparirà mai, c’è troppa richiesta". "Nessuna soluzione, solo spostamento"
Ti-Press
"Lo spaccio in Città? Non avrà mai fine"
A tu per tu con un giovane consumatore di cocaina e con un criminolgo. "La droga non scomparirà mai, c’è troppa richiesta". "Nessuna soluzione, solo spostamento"

LUGANO - Ieri sono stati resi noti i risultati ottenuti nel 2014 dal Servizio antidroga della Polizia cantonale. Cifre che fanno ben sperare: sequestri di stupefacenti vari in aumento e arresti a gogo. Besso, tra l’altro, negli scorsi mesi ha plaudito la dipartita degli spacciatori. Già, ma purtroppo questo non basta per fermare l’annosa piaga. Un caso concreto ce lo offre un ragazzo di Lugano, un giovane consumatore di lungo corso che, con il mondo della droga, va a braccetto giornalmente.

Dove è passata la Legge non cresce più “l’erba", ma non in tutte le zone della città - "Prima si andava a Besso a prendere la cocaina – sostiene il nostro interlocutore –. Da un po’ di tempo le zone di spaccio si sono spostate a Molino Nuovo e appena fuori da Lugano, a Paradiso". Il problema è stato dunque dislocato.

Roba di qualità? È un affare da ricchi - "Il problema è che per strada trovi cocaina tagliata con qualsiasi farmaco o “veleno". Chi consuma lo sa, ma... il rischio quando vuoi pippare non lo vedi. Chi se lo può permettere, come i banchieri o altri colletti bianchi della Lugano finanziaria, ha della sostanza molto più pura. In questo ultimo caso lo spaccio avviene negli appartamenti".

Una città priva di polvere è un’utopia - "Non accadrà mai! Non tanto per la presenza massiccia di spacciatori, ma per la richiesta sempre maggiore". 

"Nessuna soluzione, solo spostamento" - "Il fenomeno dello spostamento del crimine è conosciuto e documentato da oltre 50 anni – precisa il criminologo Michel Venturelli – Fa parte dell’Abc della criminologia, ma in Ticino non abbiamo ancora imparato l’alfabeto. Chi canta vittoria perché non c’è più la cocaina a Besso, canta vittoria perché è riuscito a spostarla altrove. Adesso abbiamo capito dove. Il problema è che la storia non insegna, neppure quella recente. Infatti Lugano sta facendo la stessa cosa con le prostitute, le sposta da un comune all’altro. Esattamente come fanno quelli che possono permettersi di pattugliare fuori da casa loro mandando i ladri verso zone meno fortunate. È una guerra sociale: chi ha più potere vince".

È evidente che si deve trovare un altro approccio - "La teoria della prevenzione generale - continua Venturelli - su cui poggia tutto il discorso criminologico, è chiara: a una trasgressione deve seguire una severa sanzione. Se la sanzione non è severa o, peggio ancora, non è certa, l’apparato giudiziario perde credibilità e si indebolisce. Un apparato giudiziario sano e credibile promette solo quello che può mantenere. Con le droghe l’apparato millanta delle soluzioni improbabili". 

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