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CANTONE"Peggiorano ancora le condizioni di lavoro alla Posta!"

26.03.15 - 06:30
"Peggiorano ancora le condizioni di lavoro alla Posta!"

LUGANO - Il Partito Comunista ha preso atto con preoccupazione del nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) previsto presso la Posta, il quale rappresenta sotto diversi aspetti un peggioramento della situazione complessiva per numerosi lavoratori. "Condanniamo anzitutto che alcuni impiegati postali siano posti al di fuori del campo di applicazione del nuovo CCL: è un modo per indebolire i rapporti di forza dei salariati e per aumentarne la precarietà. Che lo faccia un’azienda della Confederazione è un segnale estremamente negativo e in contraddizione con lo slogan tanto sbandierato della presunta responsabilità sociale dello Stato e del padronato".

Il nuovo CCL della Posta prevede una lunga seria di peggioramenti, "a noi sono saltati all’occhio la diminuzione di una pausa al giorno, la soppressione delle indennità di maternità, l’abolizione degli scatti salariali automatici per anzianità di servizio, il dimezzamento a tre mesi del periodo di preavviso, la soppressione della protezione dai licenziamenti abusivi (misura che va a colpire soprattutto i rappresentanti del personale, minando i diritti sindacali dei dipendenti), senza dimenticare la fine del diritto al reintegro in azienda e altre misure che riteniamo un colossale passo indietro".

Il Partito Comunista QUINDI sostiene l’appello del Sindacato Autonomo dei Postini (SAP) affinché si rifiuti questo pacchetto di misure peggiorative e si favorisca un’unità d’azione sindacale fra SAP, Syndicom e Transfair al fine di migliorare i risultati delle trattative.

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