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LOCARNOMandati e commesse pubbliche, non luogo a procedere

24.03.15 - 17:59
Mandati e commesse pubbliche, non luogo a procedere

LOCARNO - Si è concluso con un decreto di non luogo a procedere, firmato negli scorsi giorni dal Procuratore generale John Noseda, il procedimento penale aperto dal Ministero pubblico nel novembre del 2013, a carico di ignoti, per il presunto reato di falso in documenti. L’inchiesta era connessa all’ambito dei mandati e delle commesse pubbliche.

Come noto, gli accertamenti effettuati dalla Magistratura a seguito del blitz del 13 novembre 2013 negli uffici dell’Amministrazione comunale cittadina avevano subito permesso di escludere qualsiasi rilevanza di tipo penale in materia di commesse e mandati pubblici. Tuttavia, alcuni giorni dopo (il 28 novembre 2013), agli inquirenti veniva fatta una segnalazione – da parte del municipale Giuseppe Cotti, su indicazione dell’ex-municipale Diego Erba – secondo cui il verbale della seduta del Municipio del 14 febbraio 2012 conteneva una risoluzione su un tema, sempre legato alle commesse pubbliche, che non sarebbe invece stato trattato durante quella seduta municipale.

È così stato avviato un procedimento penale contro ignoti per il presunto reato in falsità in documenti. L’inchiesta ha comportato una serie di interrogatori e verifiche incrociate che hanno coinvolto ex-municipali, municipali in carica, funzionari e dipendenti, nonché i servizi informatici.

In un comunicato stampa il Municipio di Locarno ricorda che "tutte queste verifiche hanno permesso di appurare che la trattanda in questione era stata inserita in data 8 febbraio (ovvero prima della seduta municipale), che il testo della risoluzione era pure stato preparato prima della seduta (il 13 febbraio) e che, dopo la chiusura informatica del verbale (15 febbraio), non sono intervenute modifiche sulla trattanda. Il verbale era poi stato spedito ai municipali, sempre senza alcuna modifica, il giorno dopo la seduta. Gli accertamenti hanno pure permesso di verificare che il 15 febbraio, ricevuta la risoluzione municipale in questione, il funzionario incaricato dell’incarto (il direttore dell’Ufficio tecnico comunale André Engelhardt) aveva chiesto un chiarimento all’allora capo dicastero Edilizia pubblica e pianificazione Michele Bardelli. Quest’ultimo, con mail del giorno seguente, aveva fornito le informazioni richieste, attestando nel contempo l’avvenuta trattazione della tematica nei termini menzionati nel testo della trattanda inserita nel verbale".

La Magistratura, come detto, sulla base di tutte queste puntuali verifiche ha ora emesso il decreto di non luogo a procedere, confermando quindi la piena e completa veridicità del verbale della seduta municipale del 14 febbraio 2012.

Considerato l’esito di questa vicenda il Municipio in un comunicato stampa ha stigmatizzato "il comportamento di chi, con segnalazioni gratuite, ha contribuito ad alimentare la cultura del sospetto nei confronti dell’Amministrazione comunale e del suo operato".

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