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Ricoverati d'urgenza con l'app che salva la vita Novità in Ticino: tutte le informazioni personali sullo smartphone. E appena si varca la porta del Pronto Soccorso, un sensore le sblocca
LUGANO - In Ticino è una vera e propria primizia. Oltre San Gottardo, invece, è una realtà consolidata già in parecchie strutture sanitarie importanti. Si chiama Echo 112 ed è l'applicazione per smartphone che può salvare una vita, nei casi di ricovero urgente. Tutte le informazioni personali sul celluare. E quando si varca la porta del Pronto Soccorso, uno speciale sensore le sblocca. "Abbiamo introdotto questo sistema da qualche settimana - sottolinea Paolo Merlani, primario di medicina intensiva presso l'Ospedale regionale di Lugano -, permette ai soccorritori di avere le informazioni chiave sul paziente in pochissimo tempo".
Questione di secondi - Già, perché al Pronto Soccorso, o nel reparto di cure intense, ogni secondo può essere prezioso. "Ad esempio - riprende Merlani - c'è chi dopo un incidente perde conoscenza. L'applicazione, nonostante la schermata del cellulare sia spesso protetta da password, ci permette di sapere subito qual è il gruppo sanguigno del paziente, quali allergie ha, quali sono le persone care da avvisare. Ci dice anche se è donatore d'organi".
Privacy garantita - Un'app studiata nei minimi dettagli al Chuv di Losanna. E che da subito ha raccolto consensi. Per avere Echo112 sullo smartphone basta scaricare l'applicazione e inserire le informazioni e i desideri personali. "La privacy del paziente resta garantita al 100%. Per sbloccare le informazioni occorre essere in possesso del cellulare e soprattutto nei pressi di questi sensori, che si trovano solo in determinati punti caldi dell'ospedale. E anche in questo caso, comunque, si sbloccano solo i contenuti di Echo112. Tutti gli altri contenuti del cellulare rimangono inaccessibili". Patrick Mancini
