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CANTONE"Non abbiate paura del gas naturale"

12.03.15 - 12:00
L'appello del direttore di Metanord, Edo Bobbià e la critica alla politica ticinese: "Quando si parla di questioni complicate i politici si disinteressano"
Edo Bobbià, Foto Ti Press
"Non abbiate paura del gas naturale"
L'appello del direttore di Metanord, Edo Bobbià e la critica alla politica ticinese: "Quando si parla di questioni complicate i politici si disinteressano"

BELLINZONA - Prezzo del petrolio in calo, tensioni tra Russia e Occidente per la fornitura di gas, ricerca e sviluppo di nuovi metodi di estrazione. Forse non c'è settore come quello dell'energia a condizionare e a determinare in modo così incisivo le decisioni di strategia geopolitica dei governi mondiali.

Il settore dell'energia è un settore sempre più importante, anche in Ticino, dove Metanord si impegna dal 1997 per fornire e distribuire il gas naturale in Ticino.

Il gas in Ticino - "Seppure delle migliore delle energie fossili, il gas naturale non è ancora riconosciuto come si dovrebbe", ha dichiarato il direttore di Metanord Edo Bobbià, che ha evidenziato quanto ancora vi siano resistenze da parte delle istituzioni politiche nei confronti di questa energia. Edo Bobbià ha evidenziato che, nonostante le difficoltà, Metanord è riuscita ad arrivare ad una gestione di 100 chilometri di condotte. "Un'azienda che promuove l'economia ticinese - ha voluto sottolineare il direttore, che ha snocciolato cifre che dimostrano quanto il gas stia diventando, anche in Svizzera, una realtà di cui tenerne conto. "In Ticino esistono 5 aziende di distribuzione, 35 i comuni allacciati e, sotto il profilo aziendale, il gas natuale rappresenta il 25% di Co2 in meno rispetto al gasolio".

Edo Bobbià ha definito il gas naturale quale vettore energetico di transizione ottimo per superare l'abbandono del nucleare in futuro e Metanord vuole espandere e confermare il suo successo, nonostante l'ultimo anno difficile vista la diminuzione del prezzo del gas.

Metanord cresce - Ad illustrare la crescita di Metanord è stato Stefano Arioli, responsabile di progetto, che ha sottolineato come la vendita di kWh/a di gas sia aumentato del 390% dal 2010 al 2014 e di come l'espansione verso il Locarnese e verso la Mesolcina sia in atto. La realizzazione di condotte, aumentate del 300% dal '10 al '14, hanno conosciuto una crescita del 300%. "Il 100esimo chilometro di posa di condotta è avvenuto all'incrocio tra via Stefano Franscini e Via Ghiringhelli, nel cuore del capoluogo del Ticino e del potere politico cantonale", ha dichiarato Arioli non nascondendo una certa soddisfazione per il valore simbolico di questo traguardo.

Arioli, attraverso dati tecnici, ha dimostrato la validità economica e di sostenibilità ambientale della scelta del gas non solo per l'industria, ma anche per le abitazioni private.

Arbedo Castione punta sul metano - A testimoniare quanto il gas possa essere importante per l'economia di un Comune, è stato il sindaco di Arbedo-Castione Luigi De Carli, che ha raccontato delle resistenze a livello politico, ma anche la diffidenza di molti cittadini al gas. Tuttavia il Municipio ha deciso di firmare una convenzione con Metanord per l'erogazione del gas metano. Finora sono quattro i chilometri di rete realizzati sul territorio comunale e per il futuro si valuta di utilizzare questo vettore energetico anche per il nuovo centro scolastico e per nuovi quartieri residenziali di un comune "che nei prossimi anni raggiungerà i 5.000 abitanti". Anche per il settore secondario, il comune di Luigi de Carli, ha delle potenzialità, in quanto proprio a Castione vi è la superficie a destinazione industriale a disposizione (circa 350mila metri quadrati) più grande del Ticino, dove, se tutto andrà a buon fine, potrebbe insediarsi una grande azienda italiana.

"Le energie rinnovabili non bastano" - Metanord ha intenzione di sviluppare ulteriormente la rete verso Nord, in particolare verso la Mesolcina. A Lumino si attiverà l'erogazione di gas nel 2016 nell'ambito di una espansione che "sta accerchiando energeticamente Bellinzona. Quest'ultimo non promuoverà il gas, ma non lo ostacolerà", ha spiegato Bobbià, che ha sottolineato che "le energie rinnovabili non bastano" ed ha esortato la politica ad essere più attiva nel settore energetico. "Quando i politici hanno a che fare con questioni complicate tendono a disinteressarsene", ha aggiunto Bobbià.

Infine è stato Matteo Verda a prendere la parola. Il ricercatore dell'Ispi, Osservatorio Energia dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano e autore della pubblicazione "Energia e geopolitca, gli attori e le tendenze del prossimo decennio", ha sottolineato "come le fonti energetiche tra loro si integrano". Il dottor Verga ha evidenziato come la questione energetica stia passando dall'Occidente ai paesi emergenti, e come ormai il gas naturale sia una componente importante per la politica energetica mondiale. In Germania per compensare la perdita di competitività derivante dall'abbandono del nucleare è aumentato il consumo di carbone. Questo per mantenere bassi i prezzi ed evitare la delocalizzazione, dove l'energia costa meno. Il ricercatore ha sottolineato quanto il gas naturale possa rappresentare un'alternativa valida al carbone, anche perché la flessibilità di utilizzo nella generazione elettrica e nei trasporti rende questo vettore energetico molto interessante.

 

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