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SVIZZERA / CANTONERifugi, un inverno col botto prima di un'estate da incubo

02.03.15 - 16:47
L'aumento in Ticino nei mesi freddi è stato addirittura del 64%, ma poi è arrivato il maltempo
Foto Ti-Press Samuel Golay
Rifugi, un inverno col botto prima di un'estate da incubo
L'aumento in Ticino nei mesi freddi è stato addirittura del 64%, ma poi è arrivato il maltempo

BERNA - I 152 rifugi del Club alpino svizzero (CAS) hanno registrato - da novembre 2013 a ottobre 2014 - 299'411 pernottamenti, in diminuzione del 7,1% rispetto a dodici mesi prima. Si tratta del peggior risultato dell'ultimo decennio, indica il CAS in un comunicato odierno.

Il calo è stato particolarmente marcato nel periodo estivo a causa delle cattive condizioni meteorologiche: in totale sono stati conteggiati 221'791 pernottamenti, con una flessione su base annua del 13,7%. Tutte le regioni sono state colpite dal calo delle frequentazioni, in particolare l'Oberland bernese (-25,1%) e il Ticino (-15,1%).

La stagione invernale - da novembre 2013 a fine maggio 2014 - si è invece rivelata molto soddisfacente: i pernottamenti sono stati 77'620, in crescita del 16,9%. Nei rifugi ticinesi l'aumento è stato addirittura del 64,1%, ma risultati superiori alla media sono stati registrati anche nella Svizzera centrale (+24,1%) e nelle Alpi grigionesi (+23,7%).

In totale i rifugi alpini del CAS hanno generato un fatturato di 25,3 milioni di franchi. I ricavi dei pernottamenti sono stati pari a 6,9 milioni (-5%) e quelli delle consumazioni di 18,4 milioni (-5,5%).

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