Cerca e trova immobili

CANTONEACSI: "No all'imposta sull'energia invece che sull'Iva"

27.02.15 - 11:27
ACSI: "No all'imposta sull'energia invece che sull'Iva"

LUGANO - Il Comitato direttivo dell'ACSI ha preso posizione contro l'iniziativa "Imposta sull’energia invece che sull’IVA" in votazione l'8 marzo prossimo. Pur condividendo l'obiettivo centrale dell'iniziativa di arrivare a una svolta energetica, secondo l'ACSI la via scelta rischia di non più garantire il livello delle attuali entrate fiscali della Confederazione e di avere conseguenze negative per le consumatrici e i consumatori.

La via scelta dall'iniziativa presenta tuttavia numerosi punti critici secondo l'associazione:

- se, grazie all'iniziativa, si arriverà effettivamente a ridurre il consumo di energie non rinnovabili, per mantenere stabili le entrate fiscali della Confederazione l'imposizione su queste energie dovrà continuare a crescere. Ci sarà quindi un aumento importante del loro prezzo.

- questi aumenti di prezzo colpiranno maggiormente le economie domestiche a basso e medio reddito rispetto agli alti redditi. In effetti le spese per l'energia (benzina e riscaldamento in primo luogo) pesano percentualmente di più sulle uscite di chi guadagna poco che non su quelle di chi guadagna molto.

- gli inquilini, non potendo abitualmente scegliere con quale tipo di energia riscaldare il loro appartamento, saranno pesantemente colpiti dalla nuova tassa senza poter far nulla per evitarlo.

- l'iniziativa mette in pericolo il finanziamento a lungo termine dei compiti federali e i bassi redditi rischiano di essere i più colpiti da eventuali piani di risparmio. Oggi l'IVA frutta oltre 22 miliardi di entrate per la Confederazione, difficile sostituire questa imposta in tempi brevi.

- l'iniziativa introduce una contraddizione di fondo: gran parte delle entrate fiscali della Confederazione sarebbero garantite dal consumo di energia inquinante, proprio quel tipo di energia che lo Stato vorrebbe ridurre.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE