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SVIZZERA/CANTONEPresto gli insetti nei negozi. In Ticino: "Vade retro"

27.02.15 - 09:22
Il Consiglio federale è in procinto di consentirne la vendita come alimento
Presto gli insetti nei negozi. In Ticino: "Vade retro"
Il Consiglio federale è in procinto di consentirne la vendita come alimento
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BERNA/BELLINZONA. Il Consiglio federale sta per consentire la vendita di grilli, cavallette e quant’altro come cibo. I patiti di insetti gioiscono. Nessuno vieta di mangiare un grillo, è però ancora proibito in Svizzera venderlo come cibo. Contro questo bando combatte la consigliera nazionale Isabelle Chevalley (Verdi liberali): "Ovunque nel mondo si mangiano insetti, non c’è alcun motivo per cui non si possa farlo in Svizzera".

Detto, fatto. "Il Consiglio federale ha deciso di aprire la vendita di insetti come alimento", conferma un portavoce dell’Ufficio federale di sicurezza alimentare, come ha riportato Tsüri.ch. Per fare questo bisognerà adottare una revisione del regolamento sugli alimenti. "Nel progetto attuale proponiamo solo alcune specie di insetti che riteniamo essere sicure". Per destreggiarsi nel mondo dell’entomofagia, il Consiglio federale ha preso quale esempio la lista adottata dal Governo belga, dove sono permessi cavallette, grilli e tarme della farina. Matthias Grawehr, della startup Essento che produce prelibatezze proprio con gli insetti commenta: "Si tratta dei nostri preferiti".

Certo, solo dopo la consultazione sarà definita la lista finale e si potrà capire quali saranno gli animali prescelti. Una certa attenzione va posta anche per quanto riguarda le intolleranze. Grawehr spiega: «Le persone allergiche ai frutti di mare possono reagire anche alle tarme della farina». Inoltre si dovrà capire anche come regolarne l’allevamento e la vendita. Se tutto va secondo i piani, però, entro il 2016 potremo gustare zuppa di tarme o burger di cavallette.

Le stelle ticinesi: "Vade retro..." - È bastato un giro di telefonate per capire che l’insetto non ha futuro dalle nostre parti. Lorenzo Albrici della Locanda Orico è piuttosto convinto: "Abbiamo così tanti buoni prodotti sul nostro territorio che non ne vedo la necessità". "Preferisco maiali e manzette" dice ridendo Andrea Bertarini del Conca Bella di Vacallo per poi aggiungere serio: "Non credo che qui siamo pronti a qualcosa di questo tipo". Della stessa opinione Frank Oerthle dell’Arté di Lugano che come Andreas Schwab del Tentazioni di Cavigliano ama cucinare con verdure dell’orto, il loro. L’amore per la cucina è legato sì alla terra, ma non a quello che ci cammina in mezzo…

 

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