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BALERNA“Non licenzieremo, né ridurremo i salari"

26.02.15 - 11:49
Alberto Martinoli, fondatore della Jetpharma SA, fa una scelta diversa rispetto alle difficoltà del franco forte
tipress
“Non licenzieremo, né ridurremo i salari"
Alberto Martinoli, fondatore della Jetpharma SA, fa una scelta diversa rispetto alle difficoltà del franco forte

BALERNA - “Differenziare il mercato di riferimento, investire nella tecnologia e formare il personale”. Questa la ricetta della  Jetpharma azienda di Balerna, fondata oramai 30 anni fa. Ricetta grazie alla quale questa mattina, il suo fondatore, l’ingegnere  Alberto Martinoli, ha voluto chiarire che nonostante il franco forte, non ci saranno ripercussioni sugli oltre 60 dipendenti, operativi nell’azienda.

Martinoli, ha deciso nel corso di un recente Consiglio di Direzione insieme ai suoi figli Luca e Stefano, di non procedere ad alcuna revisione delle retribuzioni dei propri collaboratori. “Abbiamo deciso di comunicare questa nostra scelta per tranquillizzare  completamente i miei collaboratori.  Noi ci rivolgiamo a un mercato di nicchia con un alto livello qualitativo e tecnologico. La competenza e la disponibilità del personale altamente qualificato sono indispensabili. La forza lavoro non è sostituibile da un giorno all’altro, abbiamo impiegato anni a formare i nostri lavoratori e non abbiamo nessuna intenzione di mettere a rischio la loro posizione. Inoltre per garantire alta qualità di prestazione ai miei clienti, devo tenere tranquillo e sereno gli animi dei miei collaboratori”.

Jetpharma  è tra le aziende leader al mondo nei processi di micronizzazione di sostanze per l’industria farmaceutica e la produzione di macchinari. Detiene diversi trade marks a livello mondiale ed una posizione di riconosciuta capacità e competenza. Eppure Martinoli ci spiega che il contraccolpo del franco forte ricade comunque sull’azienda. “Ma riusciamo a sopportarlo. Già anni fa, abbiamo affrontato queste problematiche differenziando  il mercato, restando in Europa ma spostandoci anche nell’area dollaro e in Giappone. In questo modo riusciamo a controbilanciare la difficol tà europea”.   

Chiediamo infine se ha ricette per le altre aziende e cosa pensa delle loro scelte. Martinoli chiarisce che “non osa sindacare sulle altre aziende, è chiaro che molte società legate all’ Europa, come Italia o la Germania, ne risentono molto di più rispetto alla mia. Io posso parlare solo della mia società, abbiamo differenziato il più possibile, abbiamo un mercato interno forte, ci siamo rivolti a mercati tecnologici, investendo di conseguenza in tecnologia e formazione”

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