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CANTONE"Uniti contro le dipendenze", se ne parla attraverso Safe Zone

17.02.15 - 16:07
Il progetto pilota, della durata di tre anni, è stato presentato lo scorso 5 febbraio presso il Canvetto luganese
"Uniti contro le dipendenze", se ne parla attraverso Safe Zone
Il progetto pilota, della durata di tre anni, è stato presentato lo scorso 5 febbraio presso il Canvetto luganese

LUGANO - Il 79.3% della popolazione svizzera naviga regolarmente su internet. Oltre la metà vi ricorre sovente alla ricerca di informazioni legate alla salute e alle dipendenze.

Con l’intento di colmare la mancanza di un servizio di consulenza di qualità attraverso internet, attivo a livello nazionale, è nato il progetto Safe Zone (Zona Sicura): un portale di consulenza online che permette di porre domande e chiedere informazioni sulle dipendenze, con o senza sostanze e che si rivolge sia alle persone direttamente toccate dal problema sia a quelle a loro vicine, facilitandone l’accesso alla consulenza.

Il progetto pilota, della durata di tre anni, è stato presentato lo scorso 5 febbraio presso il Canvetto luganese, in una serata informativa e di formazione organizzata dal Gruppo Azzardo Ticino – Prevenzione (GAT-P), ed indirizzata ai professionisti nell’ambito delle dipendenze.

Relatrice della serata è stata Lucia Galgano, laureata in lavoro sociale e collaboratrice scientifica presso Infodrog, l’associazione specializzata incaricata dall’Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP) per lo sviluppo ed il coordinamento del progetto in collaborazione con i servizi specializzati nelle dipendenze presenti sul territorio svizzero.

L'obiettivo di Safe Zone è di fornire una consulenza competente ed affidabile, supervisionata da un unico ente pubblico, grazie al coinvolgimento di professionisti ed enti da anni esperti nell’ambito delle dipendenze e formati ad hoc per la consulenza online.

Ma come funziona nel dettaglio? - Il portale safezone.ch (link) offre delle consulenze fornite da 18 strutture specializzate in materia di dipendenze provenienti da otto cantoni di lingua tedesca e italiana. In Ticino hanno aderito al progetto ben 5 strutture: il Gruppo Azzardo Ticino Prevenzione, Antenna Icaro, Radix della Svizzera Italiana, Ingrado e Zonaprotetta.

Durante la fase pilota, Safe Zone propone consulenze unicamente in lingua italiana e tedesca, ma l’obiettivo per il futuro è di coprire anche la zona romanda. Il portale offre gratuitamente varie possibilità di consulenza online, tutte nel pieno rispetto della privacy dell’utente e nel completo anonimato:

Chat - È possibile chattare con un consulente a livello individuale o in gruppo, attraverso chat tematiche nelle quali poter condividere esperienze o preoccupazioni su problemi rari o considerati tabù.

E-mail - È inoltre possibile creare un account sul sito, anch’esso anonimo, e scrivere ad un consulente tramite e-mail. La risposta potrà essere letta direttamente sul sito una volta effettuata la registrazione.

Forum - Sul portale www.safezone.ch è anche presente un forum che tratta temi specifici; per il momento solo in lingua tedesca.

Autovalutazione e aiuto in zona - Infine, Safe Zone mette a disposizione dei test di autovalutazione e, attraverso una banca dati, fornisce tutti i contatti utili per affrontare il problema delle dipendenze.

Il progetto è indirizzato a giovani ed adulti (vengono offerte consulenze specifiche in base alla fascia di età dell’utente). Spesso si tratta di persone difficilmente raggiungibili a causa di orari o luogo di contatto. Un quarto delle richieste d’aiuto viene da chi è preoccupato per delle persone vicine. Inoltre il portale si rivolge a professionisti che vogliono approfondire il tema delle dipendenze.

È una tematica molto moderna, la cui realizzazione appare per la prima volta in Svizzera, ed in lingua italiana. Si tratta di un’interazione con l’utente ben differente da quel che può essere un consulto di persona o telefonico. Il consulente risponde attraverso delle chat o delle e-mail (senza interazione visiva o verbale), per tale motivo, in fase di formazione, i consulenti hanno a disposizione dei mentori di supporto con esperienza pluriennale nella consulenza online.

La serata di presentazione del progetto Safe Zone si è conclusa con la simulazione di una chat nella quale i professionisti presenti (psichiatri, psicologi, educatori ed assistenti sociali) hanno potuto rendersi conto della diversità di una consulenza via chat rispetto alle consulenze faccia a faccia o telefoniche.

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