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Un tuffo nelle acque e la scomparsa, da oggi nuove ricerche Un 24enne si era allontanato su un natante con la sua ragazza nell'agosto 2012. Da allora il suo corpo non è stato trovato
LUGANO - Aveva preso a noleggio, insieme con la sua ragazza, un natante con il quale entrambi si erano allontanati in direzione del San Salvatore. Poi il 24 enne milanese si era tuffato nelle acque del Ceresio e da allora è sparito.
Da oggi, dopo il recupero del sub annegato nello scorso mese di ottobre, avvenuto nella giornata di lunedi, sono in corso le ricerche da parte della Polizia Lacuale Ticinese con il gruppo specialista in ricerche subacquee (GRES) delle Polizie Cantonali di Ginevra e Vaud. Gli specialisti si sono rimessi di nuovo all’opera con l’obiettivo di cercare il giovane annegato nell’agosto del 2012 in zona Capo San Martino. Dopo una prima ricognizione fatta al mattino con uno speciale sonar “siluro” che permette di visionare il fondale. Nel pomeriggio è entrato in funzione un robot che è stato calato sul fondo, nell’area dove si ipotizza possa esserci il corpo, per una perlustrazione dettagliata. Questo genere di collaborazioni sono regolate da un concordato intercantonale. Infatti il gruppo di specialisti del GRES interviene in tutta la Svizzera essendo dotato di un’attrezzatura altamente specialistica.
Il dramma si era consumato in pochi minuti. La ragazza 21enne, cittadina italiana, che era con lui, aveva spiegato che il tuffo era avvenuto a 400 metri di distanza dalla riva, ma a causa del vento, il natante si era allontanato. La ragazza era riuscita a risalire su di esso, al contrario del giovane, preso probabilmente dal panico o da un malore. La ragazza ha ricordato di averlo visto senza vita e poi il corpo è scomparso nelle acque del Ceresio.
