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CANTONEFranco forte, appello all'unità

21.01.15 - 17:06
Seduta straordinaria della Commissione tripartita per affrontare il tema del franco forte e delle conseguenze dovute alla parità franco-euro. Cantone pronto a far scattare l'orario ridotto
Franco forte, appello all'unità
Seduta straordinaria della Commissione tripartita per affrontare il tema del franco forte e delle conseguenze dovute alla parità franco-euro. Cantone pronto a far scattare l'orario ridotto

BELLINZONA - Il dialogo tra le parti sociali e lo Stato. E' quanto auspicano i membri della Commissione tripartita, all'unanimità, "per permettere a lavoratori e aziende di superare con successo eventuali difficoltà puntuali nel breve termine causate dall'abbandono da parte della Banca Nazionale Svizzera della difesa del cambio minimo tra franco ed euro".

La Commissione si è riunita in seduta straordinaria per affrontare il tema riguardante un franco forte che potrebbe mettere a repentaglio migliaia di posti di lavoro in Svizzera e in Ticino. Dall'incontro di oggi le parti sociali "si sono impegnate a instensificare i contatti e a trovare soluzioni condivise che permettano di mitigare i disagi con cui potrebbero essere confrontati aziende e lavoratori".

Un appello all'unità tra lavoratori e datori di lavoro che sarebbero appoggiati dallo Stato. Il Cantone, annuncia, infatti, che "nel momento in cui si dovesse evidenziare un calo degli ordinativi, lo strumento che permetterà di affrontare la situazione senza procedere a licenziamenti dovrebbe essere, come già avvenuto nel 2011 in occasione della precedente crisi monetaria, l’accesso alle indennità di lavoro ridotto, previsto all’articolo 31 e seguenti della LADI".

Si ricorda che, per lavoro ridotto, si intende una riduzione temporanea o una sospensione completa dell’attività dell’azienda, pur mantenendo i rapporti contrattuali di lavoro.

La Sezione del lavoro ha già sollecitato la SECO affinché emetta chiare direttive in merito al riconoscimento del rischio di cambio fra quelli esplicitamente riconosciuti.

Le parti sociali auspicano infine che il Consiglio di Stato valuti la possibilità di adottare misure congiunturali a sostegno dell’economia ticinese.

 

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