Cerca e trova immobili

CANTONENatale in Ticino, i diversi modi di viverlo

24.12.14 - 13:00
La Natività si può festeggiare in molti modi: alcune minoranze religiose ticinesi ci raccontano come
Natale in Ticino, i diversi modi di viverlo
La Natività si può festeggiare in molti modi: alcune minoranze religiose ticinesi ci raccontano come

LUGANO – In queste ore ci stiamo preparando a festeggiare il Natale che, al di là dell'aspetto commerciale, è per i cristiani una festa che celebra la nascita di Gesù. Non tutti i movimenti religiosi però festeggiano la Natività nello stesso modo. Ne abbiamo parlato con alcuni esponenti delle minoranze religiose che si trovano in Ticino per capire meglio cosa abbiano in comune e cosa invece contraddistingue un credo dall’altro sotto le festività natalizie.

C'è chi, ad esempio, potrebbe assistere a una messa celebrata da marito e moglie, entrambi preti. È il caso dei fedeli della Chiesa Cattolica Cristiana svizzera di Bedano, che conta una settantina di fedeli: "Può capitare che due coniugi celebrino la messa insieme - spiega la diaconessa Elisabetta Tisi -, i nostri gesti sono meno teatrali e più veri ma sostanzialmente la funzione somiglia molto a quella cattolica romana".

Natale a dicembre? Non per tutti! Per qualcuno infatti il 25 potrebbe risultare un giorno come un altro. Gli ortodossi russi, serbi (che insieme contano un centinaio di fedeli nella loro chiesa di Lugano) e copto ortodossi (una ventina di seguaci nella sede di Viganello) aspettano altri 13 giorni per celebrare l'importante ricorrenza. La notte tra il 6 e 7 gennaio, i copto ortodossi si presentano in chiesa per assistere a una messa interamente cantata in lingua copta, araba e italiana. Prima di poter festeggiare, i fedeli trascorrono ben 45 giorni di digiuno (di secondo grado, quindi con la possibilità di mangiare pesce). "Lo facciamo per sentire la povertà degli altri, seguendo le orme di Gesù", ha spiegato Vessam Mansour, moglie del Diacono della Chiesa copto ortodossa. “Per ricevere la comunione invece serve un digiuno totale di nove ore, che comprende anche acqua, sigarette e sesso. Alcuni preferiscono addirittura non lavarsi i denti”.

Se alcuni ortodossi festeggiano dopo dicembre, ci sono movimenti religiosi che celebrano il Natale per tutto il mese, senza una data particolare. Nella chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, i circa 200 mormoni si raccolgono ogni domenica del mese a Pregassona per ricordare la Natività. “Non teniamo una messa vera è propria. La domenica più vicina al 25, le persone che si sentono maggiormente ispirate tengono dei discorsi improntati sul Natale, ma la nostra celebrazione è semplice. Oltre a non bere vino durante l’incontro, non consumiamo nemmeno caffeina o teina nella vita quotidiana”, racconta la responsabile delle relazioni pubbliche Grazia Galloni. I mormoni infatti, al posto di sontuose celebrazioni, preferiscono raccogliere viveri e vestiti per le famiglie bisognose: “Siamo persone pratiche e vogliamo far sentire il calore della nostra comunità”.

Nemmeno la Comunità per Cristo celebra una messa vera e propria, ma i suoi 40 seguaci si riuniscono a Quartino in un incontro per leggere la Sacre Scritture. “Ci troviamo in una sala e leggiamo la Bibbia, ripercorrendo la nascita, le gesta e la morte di Gesù - racconta il responsabile per il Ticino, Filippo Foschia -, pensiamo più al lato spirituale che a quello materiale di questa ricorrenza”.

La Chiesa Evangelica Battista invece pone l’accento più sul “senso dell’udito che su quello della vista”, rivela il pastore Angelo Reginato. “La nostra Chiesa è quella di Martin Luther King, cantiamo musica gospel nella nostra cappella a Lugano insieme a una ventina di fedeli, tenendo presente che il Natale non è solo memoria della nascita di Gesù, ma è anche attesa del suo ritorno”.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE