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LOSONEIncontro con i rifugiati, un successo

20.12.14 - 14:58
Sette mamme con 14 bimbi del Locarnese sono andati a trovare i richiedenti asilo ospiti della ex caserma di Losone
Incontro con i rifugiati, un successo
Sette mamme con 14 bimbi del Locarnese sono andati a trovare i richiedenti asilo ospiti della ex caserma di Losone

LOSONE - Erano stati accolti con uno striscione di benvenuto. A inizio 2013 avevamo parlato di Jana Radant, sindaco e filosofo di Wandlitz, cittadina di 20mila abitanti alle porte di Berlino, che si era battuta, in prima linea, per convincere la popolazione che la creazione di un centro profughi con cinquanta richiedenti asilo non avrebbe rappresentato pericolo alcuno. La donna aveva organizzato serate informative aperte alla popolazione e, dallo scetticismo iniziale si era passati a una gara di solidarietà che vide protagonisti tanti cittadini comuni. I bambini della scuola materna raccolsero vecchi giocattoli per i loro coetanei profughi, alcuni studenti del ginnasio locale si offrirono volontari per facilitare il dialogo tra gli ospiti e i cittadini locali fungendo da veri e proprio interpreti, mentre le aule erano state aperte per consentire lezioni di tedesco ai profughi. La squadra locale di calcio poi invitò tutti coloro che volevano praticare dello sport a partecipare agli allenamenti e a giocare. Un esempio di civiltà e tolleranza promosso da un sindaco che è riuscito a vincere la sfida della paura e dell’intolleranza.

In Ticino la caserma di Losone, convertita in centro per richiedenti asilo, è stata al centro di numerose polemiche nel corso di questi ultimi mesi. Osteggiata da una raccolta firme, è stata oggetto di voci e illazioni sugli ospiti che non hanno per nulla facilitato la vita alle autorità preposte alla loro accoglienza.

Eppure, come si legge su LaRegioneTicino di oggi, mercoledì scorso vi è stato un incontro prenatalizio tra 7 mamme con 14 bimbi e gli ospiti del centro, che accende nuove speranze. Un esempio questo, contrariamente di quanto successo a Wandlitz, partito dal basso. Un gruppo di volontarie, di mamme che hanno voluto rompere il muro dei pregiudizi.

Al centro alloggio per richiedenti l’asilo San Giorgio è arrivato un gruppo di persone provenienti da diversi comuni del Locarnese, che ha trascorso un pomeriggio in compagnia degli ospiti. Ottenuti i permessi, le mamme, insieme ai bambini, sono entrate nell’edificio. L’obiettivo, come è stato spiegato al quotidiano LaRegioneTicino dalla promotrice dell’incontro, è stato raggiunto: “E' stato regalato un momento di normalità agli ospiti della struttura e siamo andati verso di loro, abbattendo il muro dei pregiudizi”.

Insieme hanno potuto gustare le torte preparate da diversi volontari e dalle mamme. Un incontro avvenuto senza la presenza della stampa. “L’obiettivo non era quello di farci pubblicità, ma ora, visto il risultato, qualche commento credo ci sia concesso”, ha voluto precisare la promotrice dell’incontro, che ha raccontato dell’intensità dei momenti trascorsi in compagnia degli ospiti della ex caserma. A tal proposito, ha aggiunto: “In vita mia raramente ho percepito tanta gratitudine e tanto calore. E quanta gentilezza e finezza nei modi!”

Un incontro definito “toccante”. “Il più bel regalo di Natale ai nostri figli”, ha affermato la signora. I bambini, abbattendo ogni barriera culturale e linguistica, hanno disegnato, riso, scherzato e comunicato fra di loro. Una gioia, però, durata poche ore. “Purtroppo le loro speranze verranno in buona parte deluse”, ha concluso la promotrice del gruppo spontaneo di mamme.

Una festicciola che ha avuto un successo che potrebbe essere il preludio di nuove iniziative simili di incontro e accoglienza.

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