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CANTONEMisure di intervento per il mercato del lavoro: "Parte significativa delle proposte già attuata"

18.12.14 - 16:28
Approvato oggi un rapporto di aggiornamento sull’attuazione a livello cantonale e federale delle misure di intervento legate all’attività di lavoratori frontalieri, fornitori di prestazioni indipenden
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Misure di intervento per il mercato del lavoro: "Parte significativa delle proposte già attuata"
Approvato oggi un rapporto di aggiornamento sull’attuazione a livello cantonale e federale delle misure di intervento legate all’attività di lavoratori frontalieri, fornitori di prestazioni indipenden

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato, a un anno dalla consegna del rapporto sul mercato del lavoro ticinese, ha approvato oggi un rapporto di aggiornamento sull’attuazione a livello cantonale e federale delle misure di intervento legate all’attività di lavoratori frontalieri, fornitori di prestazioni indipendenti esteri e lavoratori distaccati.

Il documento riassume i risultati ottenuti a partire dall’approvazione del rapporto conclusivo sul mercato del lavoro ticinese, presentato alla cittadinanza il 10 dicembre 2013. Come emerge dalle valutazioni condotte nelle scorse settimane, una parte significativa delle 62 misure proposte al termine dell’approfondimento svolto dai servizi dell’Amministrazione cantonale – in collaborazione con le associazioni economiche e sindacali – può oggi considerarsi attuata.

Misure di competenza cantonale - Il Dipartimento del territorio ha proposto una serie di interventi per migliorare la viabilità, ridurre il traffico veicolare negli orari di punta, e incentivare l’uso dei trasporti pubblici e il ricorso a forme di condivisione come il «car pooling».

È poi stato avviato anche il progetto di modifica della legge sulle commesse pubbliche ed è stato licenziato il messaggio n. 6999 che prende posizione sull’iniziativa parlamentare elaborata per una nuova legge sull’esercizio della professione di imprenditore nel settore artigianale, proponendo alcuni adattamenti nella forma del controprogetto.

Il Dipartimento della sanità e della socialità sta elaborando un progetto di adeguamento della legge sanitaria, affinché siano sfruttate le facoltà di verifica residue delle qualifiche professionali dei prestatori di servizi transfrontalieri.

Il Dipartimento delle istituzioni ha intensificato le attività di controllo svolte dalla Polizia cantonale, rafforzando la collaborazione con gli organismi di controllo dell’economia cantonale. Da parte sua, il Ministero pubblico ha rafforzato i contatti tra autorità inquirenti e autorità amministrative, nell’ambito dei reati perpetrati sui luoghi di lavoro, creando la figura del magistrato di riferimento.

Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport si è invece fatto promotore di una misura che mira a fronteggiare il problema degli apprendisti residenti all’estero, tenendo in sospeso l’approvazione dei contratti di tirocinio dei frontalieri maggiorenni. Il Consiglio di Stato si è inoltre rivolto direttamente ai datori di lavoro invitandoli a dare priorità ai giovani residenti nel Cantone nell’assegnazione dei posti di tirocinio.

Il Dipartimento delle finanze e dell’economia, infine, ha realizzato tutte le misure considerate prioritarie, come il potenziamento dell’Ufficio per la sorveglianza del mercato del lavoro e dell’ispettorato del lavoro, la costituzione di una regia unica per le attività di controllo e l’aumento delle sanzioni nei confronti dei prestatori di servizio esteri. È in fase di attuazione anche la misura per l’esclusione dalle deduzioni fiscali delle prestazioni aggiudicate a ditte estere, oggetto di un’iniziativa parlamentare.

Misure di competenza federale - Considerata la complessità di attuazione delle misure che richiedono di modificare normative federali, il Consiglio di Stato ha fatto ricorso a tutti gli strumenti a sua disposizione per promuovere le rivendicazioni del Cantone: la collaborazione costante con la Deputazione ticinese alle Camere federali, contatti mirati con esponenti del Consiglio federale, del Parlamento e dell’Amministrazione federale, oltre a una partecipazione attiva nei consessi di cooperazione intercantonale.

Il Consiglio di Stato si è in particolare attivato a più riprese, dopo la votazione federale del 9 febbraio sull’iniziativa «contro l’immigrazione di massa», per salvaguardare gli interessi specifici del Cantone nel processo d’attuazione del nuovo articolo costituzionale.

Per quanto riguarda il rafforzamento delle misure collaterali all’Accordo di libera circolazione delle persone con l’Unione europea, un avamprogetto di legge è in consultazione, con termine fissato al 19 dicembre 2014. Tra le misure proposte al suo interno figurano l’aumento del limite massimo delle sanzioni amministrative, condizioni facilitate per rendere obbligatori i contratti collettivi e una definizione delle condizioni per la proroga dei contratti normali di lavoro.

Nel giugno del 2014, il Consiglio federale ha posto in consultazione un avamprogetto di modifica del diritto in materia di stranieri e della Legge federale sulle prestazioni complementari AVS/AI. La nuova impostazione, giudicata positivamente dal Consiglio di Stato ticinese, introduce l’obbligo per i cittadini dell’UE di disporre di mezzi finanziari necessari al proprio sostentamento per poter ottenere il rilascio di un permesso di corta durata ai fini della ricerca di un impiego in Svizzera.

Sono infine in dirittura d’arrivo i lavori volti a eliminare gli svantaggi concorrenziali delle imprese nazionali rispetto alle imprese estere. Lo scorso 12 novembre, il Consiglio federale ha attuato la mozione presentata da Ignazio Cassis, assoggettando all’imposta le imprese estere che eseguono forniture sul territorio della Confederazione, al pari delle imprese svizzere. Questa norma sarà attuata fino all’entrata in vigore della revisione parziale di legge che renderà obbligatorio il pagamento dell’IVA – a partire dal primo franco di fatturato in territorio svizzero – per tutte le aziende la cui cifra d’affari annua a livello mondiale supera i 100.000 franchi.

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