La famiglia del bimbo di 10 anni che ha perso la vita al “California” viene allo scoperto. E punta il dito contro la piscina di Balerna.
RIAZZINO - La foto spicca sul muro in salotto, addobbata con decorazioni natalizie, un rosario e la scritta: «Siem» con un cuoricino disegnato. Qui il ricordo del bambino di 10 anni affogato tragicamente nella piscina “California” di Balerna è più vivo (e struggente) che mai, dopo l’accusa di omicidio colposo emessa settimana scorsa nei confronti di un’accompagnatrice colpevole, per la Procura, di una «disattenzione fatale». Per i genitori, asilanti giunti dall’Eritrea a questa palazzina di Riazzino dopo un’odissea di pericoli e privazioni, è «una sofferenza che si somma alle altre sofferenze». Quella di vivere in assistenza «come in una prigione senza senso: in quattro anni ho lavorato appena 10 giorni» spiega il padre di Siem, 40 anni, carpentiere. «Non fare nulla ti fa diventare pazzo, è terribile: ho cercato lavoro in decine di aziende, di mia iniziativa, ma è inutile se le istituzioni non si attivano e nessuno garantisce per te». L’impressione è «di essere abbandonati a sé stessi» a cominciare proprio dalla ricerca del lavoro. «Non voglio vivere sulle spalle di nessuno, preferirei mille volte lavorare e vivere del mio sudore - continua il 40enne - Questa assistenza è assurda è frustrante: non sapete quanto sia difficile nascondere ai propri figli la tristezza di sentirsi inutili».
E la tristezza si amplifica nel lutto. «La gente di Riazzino è semplicemente fantastica e non ci ha fatto mancare affetto e solidarietà fin da subito: cogliamo l’occasione per ringraziare tutti di cuore. Ma le istituzioni non ci sono state vicine, e non abbiamo ricevuto una sola parola di scuse dall’amministrazione del California» protesta la madre di Siem, e aggiunge: «È troppo comodo scaricare tutte le responsabilità su una persona. Il mio bambino non è affogato in un lago o in un fiume. Una piscina dovrebbe essere un luogo protetto, il bagnino a cosa serve altrimenti? È una vergogna». Per questo, la coppia spiega di essersi rivolta ora a un avvocato. Il caso, forse, è meno chiuso di quel che sembra.