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CANTONEConcorso aperto alle aziende del granito senza CCL, stupore della CPC

27.11.14 - 17:42
La Commissione paritetica: "Questa prassi non permette di verificare il rispetto dei disposti dei CCL"
Concorso aperto alle aziende del granito senza CCL, stupore della CPC
La Commissione paritetica: "Questa prassi non permette di verificare il rispetto dei disposti dei CCL"

BELLINZONA - Continua  a fare discutere la decisione del Dipartimento del Territorio di aprire le porte alle cave di granito ticinesi per la fornitura della pietra naturale al concorso pubblico per la manutenzione delle strade cantonali per il quadriennio 2015-2016, nonostante queste non rispettino un contratto collettivo di lavoro. La CPC (commissione paritetica cantonale Edilizia e genio civile), ha diramato oggi una nota in cui esprime stupore per la modifica della prassi secondo cui nel settore dei graniti si prevedeva “che le forniture di pietre naturali lavorate nelle cave ticinesi fosse considerata come un subappalto e quindi assoggettate alle regole dei CCL”. LA CPC si dice, infatti, stupita del fatto che la modifica di questa prassi “di fatto non permette di verificare il rispetto dei disposti dei CCL”.

Il plenum della Commissione Paritetica Cantonale dell’Edilizia ha discusso questa mattina della messa a concorso di un bando pubblico del Dipartimento del Territorio per la manutenzione delle strade cantonali per il quadriennio 2015–2018.

Il CPC osserva che il committente pubblico ha voluto “aprire le porte alle cave di granito ticinesi per la fornitura della pietra naturale anche a chi continua a non rispettare un contratto collettivo di lavoro. Il tutto in netto contrasto con gli indirizzi politici e gli aspetti legali contenuti nella Legge sulle commesse pubbliche (LCPubb)”.

Il Dipartimento del Territorio - si legge nella nota - “ha infatti inserito nel bando di concorso generale la seguente indicazione: “Ai cavisti fornitori non viene richiesta l’adesione di un contratto collettivo di lavoro (CCL). Tuttavia, il committente impone che la fornitura di pietra naturale sia fatta da una cava ticinese in attività. Qualora, nel corso del periodo di validità dell’appalto, venisse stipulato un CCL di ampia adesione il committente si riserva di imporre che la pietra naturale venga fornita da una cava che ne rispetti le condizioni””.

Come ricorda il CPC, “il settore del granito è sprovvisto dal 1° gennaio 2012 di un CCL di valenza cantonale per il settore.  L’Associazione Industrie Granito Ticinese (AIGT), a torto, non intende inoltre riconoscere la validità e la conseguente applicazione del Contratto Nazionale Mantello nel settore dell’edilizia principale (dichiarato di obbligatorietà generale a livello nazionale)”.

“Malgrado l’intervento di mediazione offerto dall’on. Presidente del CdS Manuele Bertoli, l’AIGT non ha concluso nessun accordo con i sindacati OCST e UNIA. Il Contratto Nazionale Mantello dell’edilizia principale continua quindi a rappresentare l’unica base contrattuale valida in applicazione della LCPubb".



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