LUGANOL’emergenza è terminata dopo 8'717 ore di lavoro

LUGANO - Pronti e presenti: gli uomini della Protezione civile lo hanno ben dimostrato durante le scorse settimane di maltempo, in cui 189 militi hanno prestato un totale di 8'717 ore di lavoro. E oggi la sezione Lugano Città ha fatto un bilancio degli interventi, proprio in corrispondenza del cessato stato d’emergenza per il livello del Lago di Lugano. “La comunicazione ci è giunta stamattina alle 7” ha esordito il comandante Alfredo Belloni. “Dal 10 novembre siamo stati impegnati su più fronti – ha aggiunto – riuscendo comunque a mantenere le attività già pianificate”. I militi si erano attivati il 10 novembre per il graduale innalzamento delle acque del Ceresio. “Una cosiddetta catastrofe lenta: il lago si era messo a crescere di un centimetro all’ora fino ad arrivare all’esondazione”. Ma nello stesso periodo il Corpo è stato messo ulteriormente alla prova. “Mentre ci stavamo occupando del lago, ci siamo dovuti attivare per due catastrofi veloci” ha spiegato il comandante. Si trattava delle frane di Bombinasco e di Davesco, in cui – come noto – hanno perso la vita quattro persone. “In particolare a Davesco ci siamo occupati degli sfollati, della circolazione stradale, della messa in sicurezza e dell’illuminazione del luogo, e del recupero degli oggetti di valore appartenenti alle persone coinvolte”.

Per la Protezione civile si è pertanto trattato di giorni intensi. “Oltre a una decina di professionisti – ha spiegato Belloni – sul territorio era operativo soprattutto personale di milizia”. Militi che, per far fronte all’emergenza, hanno dovuto abbandonare per diversi giorni la loro attività professionale. “E per questo il nostro ringraziamento va anche ai datori di lavoro” ha detto il comandante. E ha sottolineato “Negli interventi tutto è andato bene: nel Corpo non abbiamo registrato nessun infortunio. È per questo che bisogna preparare e istruire il personale di milizia”.