LUGANOParchi per bambini? "Ci giocano gli adulti"

LUGANO - Campetti e parchi giochi dedicati ai piccoli cittadini sembrano essere diventati terra di conquista da parte di alcuni adulti. "Ogni volta che porto mio figlio al campo da calcetto non ci resta altro da fare che stare per ore a guardare un manipolo di ragazzotti che giocano beati", ci dice sconsolato papà Giovanni. "Un giorno– continua – ho provato gentilmente a far presente che lo spazio era dedicato ai più piccoli, che i bambini avevano tutti i diritti per poter giocare. Sapete come mi hanno risposto? Mi hanno insultato davanti a mio figlio e ai suoi amici. Io ero da solo con un altro papà, il gruppetto di ragazzi una decina... cosa dovevo fare?". Oltre ai problemi di convivenza spiccia o per meglio dire di territorialità abusata, gli utenti dei diversi parchi giochi cittadini si lamentano di altri due problemi comuni: littering e droga. Un altro genitore ci precisa infatti che "soprattutto di sabato in alcuni parchi è pieno di bottigliette di birra. La scorsa settimana, inoltre, ho trovato dei ragazzi che stavano fumando uno spinello sulle altalene dei bambini! Uno schifo, ma dove siamo?".

La legge del parco - In fondo l’ordinanza municipale parla chiaro: “Le aree giochi sono zone situate all’interno dei parchi urbani e giardini pubblici in cui è esplicitamente prevista un’area con delle attrezzature per il gioco, destinata ai bambini sino al dodicesimo anno di età compreso. I campi da gioco invece sono aree recintate (e non) destinate in particolare al gioco del pallone o del basket. Al di fuori degli orari scolastici i bambini sino al 15° anno di età compreso hanno la precedenza sugli altri utenti”. Chiediamo dunque lumi al capo dicastero Polizia Michele Bertini: "Abbiamo posizionato dei cartelli esplicativi all’esterno di ogni parco o area giochi, gli avvisi ci sono e le persone sanno come ci si deve comportare. Ci vuole del buonsenso. Per quanto riguarda il littering o l’utilizzo di droghe, invece, non si deve esitare: chiamate la polizia".