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LUGANODavesco, la zona della frana resta off-limits

25.11.14 - 17:26
Il Municipio: "La zona è ancora in situazione di pericolo"
Davesco, la zona della frana resta off-limits
Il Municipio: "La zona è ancora in situazione di pericolo"

LUGANO - E’ mantenuto il divieto d’uso nell’area colpita dalla frana. L’esito delle valutazioni effettuate dal Dicastero edilizia privata della Città, della Polizia comunale, del Dipartimento del Territorio, del geologo cantonale, del perito giudiziario ingegnere Rinaldo Passera e del perito incaricato dalla Città, geologo Urs Lüchinger hanno confermato che la zona è ancora in situazione di pericolo e che le analisi sulle condizioni dello stabile e dei resti del muro di sostegno, ubicati a monte della fran, non sono ancora completate. Lo riferisce il Municipio di Lugano, attraverso una nota diramata martedì pomeriggio. 

A seguito di un sopralluogo eseguito oggi nell’area di Davesco-Soragno colpita dalla frana dello scorso 16 novembre che ha causato la morte di due persone, “il Municipio ha deciso di mantenere il divieto d’uso degli edifici in loco fino al termine dei rilevamenti relativi alla sicurezza”.

Per quanto riguarda i proprietari e i titolari delle ditte che hanno sede nell’area toccata, si informa che “saranno informati direttamente e potranno, su richiesta e sotto la sorveglianza della Polizia comunale, accedere agli stabili per sbrigare pratiche veloci”.

Il Municipio ha deciso di attribuire un mandato ai periti già incaricati dalla Magistratura per valutare la sicurezza della zona interessata, "con l’obiettivo di mettere in atto nei tempi più brevi possibili tutte le misure necessarie atte a garantire una ripresa sicura delle attività".

“Con la revoca del sequestro intimato dalla Magistratura e la messa in sicurezza della strada cantonale - si legge ancora - la competenza di valutare la sicurezza dell’area è ora del Municipio, che ha deciso di incaricare i due periti già attivi sul posto di proseguire gli esami tecnici e strutturali dell’edificio e dei manufatti ancora in loco, per escludere ulteriori pericoli e definire le misure da prendere a garanzia di una ripresa delle attività nell’area interessata, in piena sicurezza. I responsabili delle 11 aziende interessate saranno informati direttamente dalla Città”.

 

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