Oltre 500 firme per la lettera appello sul caso dei bambini mandati via dal Ticino
LUGANO - “Cari bambini ecuadoriani, cari genitori di questi bambini a cui è stato negato il diritto elementare, inalienabile alla scolarizzazione, perdonateci se un Paese come il nostro non è riuscito in questo momento a esprimere qualcosa di migliore, a mostrare quanto possano essere pertinenti in politica i concetti di bontà, tenerezza, verità”.
È l’incipit della lettera-appello lanciato sabato 15 novembre "Per i bambini ecuadoriani in un Ticino dell’ospitalità” per rimarcare e esprimere solidarietà ai bambini ecuadoriani che hanno dovuto lasciare il Ticino. L’appello era rivolto a scrittori, ricercatori, insegnanti e cittadini
di buona volontà, e dopo meno di una settimana le firme a sostegno raccolte sono state 589. Tra i primi che hanno aderito Mario Botta, Aurelio Buletti, Franco Cavalli. In allegato la lettera e le firme raccolte