CANTONE / SVIZZERAZoofilo abusa di due cavalle: “È una devianza della sessualità”

LUGANO - «Un individuo ha fatto irruzione nella stalla sfogando i suoi impulsi sessuali sulle cavalle», racconta furioso Magali Offreda, proprietaria delle povere bestie. La donna fa notare che simili abusi non sono nuovi a Wrath (JU): «Qualcuno aveva abusato di un’altra delle mie cavalle nel 2013. Il caso dovrebbe essere esaminato al più presto». Secondo informazioni raccolte da 20 minutes almeno altri due casi simili si sono verificati negli ultimi anni. Cosa spinge un individuo alla zoorastia? Approfondiamo l’argomento con la sessuologa Linda Rossi. «La zoofilia va a situarsi tra le devianze della sessualità – afferma –. È una parafilia che fa parte dello stesso gruppo della pedofilia, la necrofilia e via dicendo. Sono comportamenti caratterizzati da fantasie, impulsi, pensieri, comportamenti inusuali, ricorrenti e intensamente eccitanti».

Ma cosa porta un essere umano ad approcciare carnalmente un animale? «Ogni persona ha una propria storia personale. A questi individui è più facile compiere un atto sessuale con un cagnolino o con una capretta piuttosto che con un essere umano. Ci può essere una fragilità del proprio maschilismo o nella relazione con una donna. Si potrebbe lavorare su questo aspetto per rafforzare il carattere della persona e trovare dei sistemi per evitare il passaggio all’atto. ». Una cura, forse, esiste: «Personalmente non mi è mai capitata una problematica del genere. Posso però dire che se mi dovesse mai capitare utilizzerei il metodo che uso per i pedofili non psicopatici, persone che soffrono di questa loro attrazione anomala e non vorrebbero passare all’atto».