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CANTONEFrontalieri al contrario: "L'affitto costa, ma non troviamo mai traffico"

21.11.14 - 06:06
Alessandra e Lorenzo, colleghi, vivono in Ticino e lavorano in una micro-torrefazione a Gallarate
Frontalieri al contrario: "L'affitto costa, ma non troviamo mai traffico"
Alessandra e Lorenzo, colleghi, vivono in Ticino e lavorano in una micro-torrefazione a Gallarate

LUGANO - Alessandra e Lorenzo si alzano con il sole e montano in auto. «Da bravi colleghi dividiamo il mezzo e le spese». Un’ora all’andata e una al ritorno, in mezzo la dogana. Insomma: dei frontalieri. «Solo che il traffico, di solito, lo vediamo sulla corsia opposta». È uno dei vantaggi dell’andare controcorrente: da Lugano alla provincia di Varese anziché il contrario, frontalieri alla rovescia. Sono “bestie rare”, ma ci sono. «È una scelta che fanno in pochi: proprio per questo sia la mattina che la sera non troviamo mai coda, per fortuna» spiegano. In compenso ci sono una serie di voci negative da mettere a bilancio, a fine mese. «L’affitto anzitutto – racconta Alessandra – i prezzi in Ticino sono alti anche per i salari svizzeri, figurarsi per gli standard italiani: io per fortuna ho un marito con cui dividere la spesa, Lorenzo invece da Lugano è andato a vivere in montagna dove i prezzi sono più bassi. Insomma ci si arrangia per far quadrare i conti». 

Poi ci sono la cassa malati, le bollette, le tasse...
«Certo bisogna stringere la cinghia. Ci aiutiamo prendendo il meglio da una parte e dall’altra: la benzina in Ticino, la spesa oltre confine, la pausa pranzo con 5 euro anziché con 15 franchi... piccole cose ma incidono sul budget, in positivo».

Pensate mai di trasferire il domicilio oltre confine?
«La Svizzera è casa nostra, entrambi abbiamo figli e vogliamo che crescano qui: i servizi sono migliori, gli asili comunali e le scuole anzitutto. Senza contare i garage, la Posta, gli uffici pubblici. Val la pena spendere qualcosa di più».

Perché allora lavorare in Italia?
«I casi della vita. Abbiamo preso parte, come dipendenti, a un progetto imprenditoriale in cui crediamo molto, a Gallarate. Anche qui, ne vale la pena».

Di cosa si tratta?
«È una torrefazione di caffè. Ma una torrefazione particolare: lavoriamo in modo artigianale tostando i chicchi freschi e consegnando al cliente un prodotto su misura, fatto "alla vecchia maniera", con tostatrici degli anni '50, ma al tempo stesso sperimentando miscele nuove e personalizzate. Tradizione italiana e qualità svizzera: questa è la filosofia. Per maggiori informazioni rimandiamo al nostro sito: www.microtorrefazione.com».

Tra Svizzera e Italia però il caffè cambia. Soprattutto nel prezzo...
«È vero. In Ticino siamo abituati a pagare caro il caffè al bar, oltre Gottardo non parliamone. A maggior ragione dunque deve essere di alta qualità. Per questo il mercato svizzero per la nostra azienda è importantissimo e anzi il progetto è di aprire a breve una torrefazione anche in Ticino. Siamo già pronti con i macchinari e manca solo la location. Il problema... sono gli affitti».

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