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LOCARNO“Controllate le persone che girano con mio zio”

20.11.14 - 07:03
Una pagina Facebook e foto osé: la vicenda di Mauro Pons spacca in due il Ticino. L’appello della nipote alle autorità e la replica di Elia Pallone, uno dei ragazzi accusati
“Controllate le persone che girano con mio zio”
Una pagina Facebook e foto osé: la vicenda di Mauro Pons spacca in due il Ticino. L’appello della nipote alle autorità e la replica di Elia Pallone, uno dei ragazzi accusati

LOCARNO - Una pagina Facebook seguitissima, una serie di fotografie goliardiche. Ma anche qualche scatto di troppo. È bufera attorno ai ragazzi che gestiscono il profilo social di Mauro Pons, il 68enne di Locarno sotto tutela, noto per la sua stravaganza sia nell’abbigliamento, sia nel modo di comportarsi. In particolare non si spengono le polemiche attorno a Elia Pallone, ex candidato a Mister Svizzera, immortalato nudo mentre simula un atto sessuale con Pons. Dal Mendrisiotto è la nipote di Mauro a rincarare la dose: “È ora che qualcuno controlli veramente con chi gira mio zio”.

Un passato tormentato - La storia di Mauro Pons è singolare. Orfano, ha conosciuto i suoi fratelli molto tardi, dopo i 50 anni. “Anche per questo - precisa la nipote - noi non ci siamo mai voluti intromettere nella sua situazione. Ormai lui aveva già la sua storia, il suo vissuto. Ed era già seguito dai servizi sociali. Andiamo a trovarlo ogni tanto, questo sì. Gli stiamo vicini”.

Una diversa visione della realtà - La donna, tuttavia, era all’oscuro della nascita del profilo Facebook dedicato allo zio. “Lì per lì mi sembrava una bella iniziativa, simpatica. Poi, però, quando ho saputo dei video e delle foto virali che ritraggono mio zio nudo con questo ragazzo, ho provato rabbia e nausea. Mauro è un buono e ha una visione della realtà distorta, non capisce la gravità della cosa”.

Appello al tutore - Poi la nipote si rivolge alle autorità. “A cosa serve avere un tutore se poi circolano immagini di questo genere? Bisogna chiarire questa storia”. Stringata la reazione di Stefano Zoppi, capo équipe dell’Ufficio dell’aiuto e della protezione di Locarno. “Ci stiamo muovendo. Stiamo valutando la situazione”.     

Foto hot - Chi invece ha più di una cosa da dire è Elia Pallone. L’ex candidato a Mister Svizzera si assume le sue responsabilità. “Mi scuso con tutti. Questa foto e questo video sono vecchi. Li avevamo fatti per prendere in giro la mia ex. E li avevamo condivisi con una cerchia ristretta di persone. Mai sui social network. L’immagine, tuttavia, ha iniziato a girare, è diventata virale. E tutti hanno cominciato a insultarci”.

Arma a doppio taglio - Pallone spiega poi come è maturata l’idea di postare sulla pagina di Facebook il video della scena. “Volevo fare capire alla gente che si trattava di una simulazione, di uno scherzo. Nel video si capisce bene che Mauro indossa le mutande. Cosa che dalla foto non è deducibile. Questa scelta si è rivelata un’arma a doppio taglio. Dopo mezzora i commenti negativi erano già tantissimi. E allora abbiamo deciso di togliere il video. Ma ormai la frittata era fatta”.  

Ora Pallone sta vivendo sulla sua pelle il peso della follia commessa. “La gente mi guarda storto. C’è chi pensa che davvero abbia voluto prendere in giro un poveretto. Chi mi conosce sa però quanto io voglia bene a Mauro, e viceversa. Io non vedo Mauro come una persona con problemi. Lo vedo come uno al mio pari. Certo, non avremmo dovuto fare una cosa del genere”. Pallone chiude rivolgendosi alla nipote di Mauro. “Lui è legatissimo a noi. Se le autorità lo allontanano da noi, gli fanno solo del male. Lo uccidono”. (RED)   

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