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LOCARNOL'isola nel Piano di Magadino diventa famosa

19.11.14 - 15:39
L'agricoltore Roberto Aerni: "Mi telefonano per farmi interviste. Stare qui adesso è bellissimo, come su un'isola, ma presto sarà brutto"
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L'isola nel Piano di Magadino diventa famosa
L'agricoltore Roberto Aerni: "Mi telefonano per farmi interviste. Stare qui adesso è bellissimo, come su un'isola, ma presto sarà brutto"

GORDOLA - È già a tutti nota come l’isola nel Piano di Magadino e sta suscitando interesse nei media locali, nazionali e internazionali, come la Tv tedesca. Su quella fetta di terra circondata dall’acqua che nelle ultime settimana ha allagato parte del Locarnese, c’è l’azienda agricola di Roberto e Davide Aerni, e sull’acqua il trattore dell’azienda ha fatto su e giù per mettere in salvo gli animali ed evitare perdite importanti.

“Mi telefonano per scattare e catturare immagini e farmi qualche intervista - ci spiega Roberto Aerni. La globalizzazione oggi fa circolare tutto subito, ma mi va bene così”. Aerni ci racconta, tranquillo, quelli che sono stati i giorni appena trascorsi, la preoccupazione e la sua costante attenzione ai livelli che l’acqua raggiungeva ora dopo ora. “Stare qui adesso è bellissimo, la sensazione è quella di stare in mezzo a un lago, di stare in vacanza su un’isola e scordarsi tutto. Ma nei prossimi giorni sarà brutto, verrà a galla tutto, il fango, le pozzanghere e l’odore nauseante del marcio. Come quando ci sono le alte e le basse maree”. E poi ci confessa: “Non ho avuto paura, ma sono stato benedetto. L’acqua si è fermata al punto giusto e noi abbiamo preso le opportune decisioni”.

Il Signor Aerni è abituato all’acqua. Da 50 anni vive su quel pezzo di terra: “La prima volta che ho visto l’acqua in stalla è stata nel 1994, poi nel 2000 ci sono stati i momenti peggiori, l’acqua è arrivata in stalla e in casa ed è stato necessario usare il gommone per potersi muovere. Quell’anno ci fu tolta anche l’energia elettrica. Quest’anno per fortuna ci siamo limitati al trattore per spostarci e abbiamo avuto l’energia elettrica”.

Durante le ultime settimane, come dicevamo, i suoi giorni sono trascorsi a controllare i livelli dell’acqua. Tutta la fattoria è stata costruita oltre 100 anni fa, ed è stata soprelevata fino a 197 metri sul livello del mare. Fino a quel livello, l’acqua non entra e quest’anno non è entrata né in stalla, né in casa. “Quello che abbiamo vissuto quest’anno non ha nulla a che vedere con il 2000, quest’anno il livello dell’acqua è arrivato a 196.42, nel nel 2000 ha raggiunto i 197.55. Dopo il 2002 abbiamo costruito una seconda fattoria nei pressi della vecchia stazione di Riazzino, dove abbiamo rialzato a 199 metri - ci spiega. Quest’anno non abbiamo avuto problemi particolari, il vero dilemma era prendere la giusta decisione, cioè spostare o non spostare i macchinari e gli animali nella seconda fattoria, prima che fosse troppo tardi, perché se l’acqua si alza troppo, non c’è una una via di fuga. Alla fine abbiamo deciso di spostare i macchinari e gli animali nell’altra stalla, mentre qui sono rimasti solo una sessantina di mucche adulte. Per tre volte l’acqua è andata e tornata. Ma dopo la prima ondata abbiamo fatto lo spostamento, mentre noi siamo rimasti”.

Per quanto riguarda i danni, Roberto Aerni spiega che il frumento, seminato un mese fa, è ancora sott’acqua e andrà del tutto perso, altri danni ci saranno per erbai e pascoli.

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