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CONFINEPiù imposte ai frontalieri? “Una farsa, l’aumento sarà di 15-20 franchi al mese”

26.10.14 - 10:23
L’aumento del coefficiente d’imposta ai frontalieri vista dalla stampa d’oltre frontiera
Più imposte ai frontalieri? “Una farsa, l’aumento sarà di 15-20 franchi al mese”
L’aumento del coefficiente d’imposta ai frontalieri vista dalla stampa d’oltre frontiera

COMO - Sta facendo discutere oltre confine la decisione del Governo cantonale, avallata dalla Commissione tributaria del Gran Consiglio, di aumentare il coefficiente di imposta alla fonte ai lavoratori frontalieri.

In una nota pubblicata dal Corriere di Como, si definisce la manovra "una caccia ai fantasmi, in un Cantone, il Ticino, "dove l'ossessione anti-italiana - che ormai contagia tutti gli attori della scena pubblica - rischia di sfociare in una farsa".

Secondo il quotidiano comasco, la manovra decisa non è altro che una trovata elettorale che non servirà a nulla per risolvere il problema del dumping salariale e l'esplosione del numero di frontalieri e avrà un impatto impercettibile sulla loro busta paga. L'unico aspetto positivo sarà l'aumento delle entrate nelle casse cantonali e comunali. Infatti, stando alle stime del Corriere di Como, l'aumento del coefficiente di imposta alla fonte di 22 punti percentuali si tradurrà in un aumento di tassazione di salario medio di 15 - 20 franchi al mese in più. "Un'inezia in termini assoluti", osserva il giornale.

"I deputati e i partiti in cerca di voti - si legge - potranno in campagna elettorale, rivendicare la loro manovra dal sapore populista. Ma eviteranno, ovviamente, di riflettere sul corollario". Il piccolo aumento del prelievo dalla busta paga dei frontalieri si tradurrà in un aumento della quota che verrà ridistribuita ai comuni italiani di frontiera.

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