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TICINOLa Legge sulle armi non è a prova di bomba?

22.10.14 - 06:05
La katana non è un’arma, un tirapugni sì. Viaggio tra i piccoli “nei” della Legge sulle armi
Colourbox
La Legge sulle armi non è a prova di bomba?
La katana non è un’arma, un tirapugni sì. Viaggio tra i piccoli “nei” della Legge sulle armi

BELLINZONA - Dando un’occhiata alla Legge federale sulle armi un lettore un po’ inesperto potrebbe cadere in una sorta di confusione. Per intenderci: quello che il pensiero popolare definisce arma non sempre viene condiviso dal Codice.

Questa è un’arma - "Per armi – ci dice il Giudice Siro Quadri - si intendono le armi da fuoco (pistole, rivoltelle, fucili,…), le armi ad aria compressa, le imitazioni di armi che per il loro aspetto possono essere scambiate per vere. Poi, passando alle armi bianche, ci sono i coltelli (a farfalla, da lancio o che si possono azionare con una sola mano di una lunghezza totale minore ai 12 centimetri), i pugnali con la lama simmetrica che tagliano da tutte e due le parti. Inoltre ci sono anche gli spray irritanti ma non quelli al pepe e i dispositivi che producono un elettrochoc. Non si deve dimenticare di citare anche i dispositivi per ferire le persone come i manganelli flessibili, le stelle da lancio, le fionde dotate di appoggiabraccio e i Nunchaku”.

Per la Legge non è un’arma - Ma la cosa che ci lascia un po’ perplessi sono gli oggetti che non vengono nominati tra gli armamenti: "Un coltello da macellaio di 30 centimetri o la Katana non sono considerate armi". Già, avete capito bene. Se siete un moderno samurai tranquilli, nelle vostre mani avete uno stuzzicadenti.

La catena della bici, quella sì che è un’arma - Ma andando avanti nella lettura incappiamo nella dicitura “oggetti pericolosi”. Cosa saranno mai? Bombe, missili o qualche dispositivo nucleare? "No, sono oggetti che si prestano a minacciare o ferire persone come la catena della bicicletta, i cacciaviti o le asce. Addirittura la mazza da baseball è considerata un oggetto pericoloso. Se si possiedono, chiaramente, non si può essere perseguiti penalmente ma la polizia potrebbe fare un apprezzamento e se fosse il caso sequestrarli. Vi faccio un esempio: se io sono un grande giocatore di baseball e ho la mazza in auto non ci sono problemi, ma se ho la fedina penale sporca e vado in discoteca con un martello, per un ragionamento di cautela, si potrebbe pensare a un sequestro. Dunque l’artigiano con un cacciavite o il boscaiolo con l’ascia sono tollerati". C’è però da chiedersi se la presenza in un luogo pubblico di un boscaiolo che imbraccia un’ascia non debba essere vietato di principio senza che la polizia faccia un ragionamento. L’ascia se si va a fare la spesa, in fondo, la si lascia in macchina.

Armi vietate e armi vietatissime – “Ci sono armi soggette all’obbligo di dichiarazione e poi quelle che hanno l’obbligo di autorizzazione, quindi non tutte possono averle. Tra questo genere figurano le rivoltelle, i fucili a pompa e i fucili semi-automatici. Per queste ci vuole un permesso per il loro acquisto, si deve riempire un modulo e l’estratto casellario giudiziale pulito”. Tra le armi assolutamente vietate figurano invece i tirapugni. “I negozi per venderli hanno bisogno di un’autorizzazione particolare. Mi capita a volte che alcuni imputati mi dicano “l’ho comperato al mercato”. Questa non è una scusante. Nessuno può ignorare la Legge, esiste ed è chiara. Qualsiasi cittadino è in grado di informarsi e sapere che determinati oggetti sono vietati dalla Legge federale.

Vuoi armarti? Dimmi da dove vieni - Le persone che e hanno residenza all’estero necessitano per l’acquisto un’attestazione del loro Paese di origine per entrare in possesso dell’oggetto desiderato. Ma quello che lascia un po’ perplessi è che ci sono delle precisazioni sui luoghi di provenienza dei cittadini. "L’acquisto, il possesso, l’offerta, la mediazione e l’alienazione di armi, parti essenziali di armi o costruite appositamente, accessori di armi, munizioni, nonché il porto di armi da fuoco sono per principio vietati ai cittadini dei seguenti stati: Albania, Algeria, Sri Lanka, Kosovo; Bosnia e Erzegovina, Serbia e Turchia", questo  è l’articolo 7 della Legge. Un campanello d’allarme che potrebbe fare discutere?

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