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CANTONELa davano già per spacciata...ma poi è tornata a vincere

20.10.14 - 06:15
Una barca salvata dal destino segnato. “L’usato non è tutto da buttare”
Foto Tio/Davide Rotondo
La davano già per spacciata...ma poi è tornata a vincere
Una barca salvata dal destino segnato. “L’usato non è tutto da buttare”

LUGANO - In molti la davano già per spacciata... ma poi è tornata a vincere. Stiamo parlando di una barca a vela del 1969 che diversi anni fa sarebbe finita in una discarica, se non fosse stato per la passione di Jean-Pierre Bianchi, avvocato 61enne del Luganese che con un po’ d’ingegno e pochi accorgimenti l’ha riportata in vita. E ha anche vinto alcune regate sul Ceresio. “Generando lo stupore di molti – ci racconta – perché ritenevano che la barca fosse ormai da buttare”. Dietro al suo gesto non c’è comunque soltanto la passione ma anche il rispetto “per le cose vecchiotte: le stimo e le quoto ancora”.

Insomma, gli oggetti datati, rovinati o rotti non devono per forza finire in discarica: c’è chi preferisce salvarli e conservarli. Ma non è sempre possibile. “Siamo in un periodo in cui si tende a riparare di più, tuttavia spesso mancano i pezzi di ricambio oppure non c’è chi sia in grado di effettuare il lavoro” ci dice Antoine Casabianca, presidente dell’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (Acsi). “In Ticino come nel resto del mondo – aggiunge – la durata di molti oggetti è programmata”. L’obiettivo? “Poter continuare a vendere determinati prodotti”. Prodotti che a un certo punto si romperanno o non saranno più al passo coi tempi (in particolare se si tratta di apparecchi tecnologici). “Una barca si può sistemare ma in altri casi è più difficile” precisa Casabianca. In altri paesi, in particolare in Francia, si sta chiedendo che nella produzione non vengano utilizzati pezzi introvabili e che, una volta terminato il periodo di garanzia, gli schemi dei prodotti vengano messi a disposizione di consumatori e riparatori. Ma perché mantenere l’usato? “Per il fatto che quanto viene prodotto oggi non dura necessariamente di più, nonostante la migliore tecnologia a nostra disposizione” conclude, da parte sua, l’avvocato Bianchi.

 

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