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LOSONEParlare della sofferenza giocando con il cinema

17.10.14 - 06:00
L’audiovisivo si mette al servizio dei giovani: parte a fine mese un laboratorio creativo sul tema della sofferenza destinato agli adolescenti
Parlare della sofferenza giocando con il cinema
L’audiovisivo si mette al servizio dei giovani: parte a fine mese un laboratorio creativo sul tema della sofferenza destinato agli adolescenti

LOSONE - La sofferenza ha mille sfumature, tante quante sono le cause che la generano, l’unico comune denominatore è il silenzio, soprattutto quando chi vive questo sentimento è un giovane. Su questo tema si concentreranno i 15 ragazzi che avranno la possibilità di partecipare al Workhshop JmBlab in programma a Losone a fine mese (28-31 ottobre). Si tratta di un laboratorio creativo che, grazie alla collaborazione tra Pro Juventute Ticino e Polivideo Sa, permetterà ai partecipanti di affrontare questo delicato tema con degli strumenti che li trasformeranno in registi.

"I ragazzi sono spinti tutti i giorni verso la performance e il successo – spiega Ilario Lodi direttore di Pro Juventute Ticino – ma nessuno gli insegna come affrontare l’altra faccia della medaglia ovvero la sconfitta. Vogliamo lavorare in modo tale che i ragazzi imparino che il fallimento, che porta alla sofferenza, è un aspetto fondamentale della vita, dando loro i mezzi per affrontarlo e trasformarlo in forza. Attraverso la sofferenza si conoscono degli aspetti della propria personalità ai quali altrimenti non si ha accesso; a patto di conoscerla, di saperla gestire e di essere disposti ad avere a che fare con essa”.

Come si svolge?
“Sono quattro giorni di laboratorio e l’obbiettivo è trattare il tema sofferenza attraverso la produzione di una clip, di uno spot, di un corto di 2minuti, saranno gli stessi ragazzi a decidere. Vogliamo ribaltare questa esperienza per fare in modo che essa diventi formativa per i profili di personalità, che i ragazzi diventino più forti dopo aver vissuto un’esperienza di sofferenza”.

Il messaggio che ne uscirà sarà chiaro e starà agli adulti capirlo perché è proprio a loro che è rivolto: “non si tratta di un video fatto dai ragazzi per i ragazzi, ma di un video fatto dai giovani per gli adulti”. I segnali che stanno dietro alla sofferenza ci sono bisogna solo che gli adulti incomincino a vederli.

Iscrizioni aperte fino a martedì: justamomentbefore.ch

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