Cerca e trova immobili

CONFINEArcisate-Stabio, "non sono più in grado di tenere a freno la ribellione"

16.10.14 - 16:24
Il sindaco di Induno Olona scrive a Renzi, e chiama a raccolta la popolazione per domenica
Foto Ti-Press Francesca Agosta
Arcisate-Stabio, "non sono più in grado di tenere a freno la ribellione"
Il sindaco di Induno Olona scrive a Renzi, e chiama a raccolta la popolazione per domenica

INDUNO OLONA - Il sindaco di Induno Olona, Marco Cavallin, ha scritto una drammatica lettera al premier italiano Matteo Renzi, nella quale denuncia nuovamente lo stallo del cantiere della ferrovia Arcisate-Stabio sul territorio del suo Comune, ma non solo.

"Vi scrivo colmo di angoscia e di rabbia per la situazione drammatica che sta vivendo ormai da anni il paese di cui sono Sindaco" scrive Cavallin nella missiva, riportata integralmente da Varesenews. "Quello che doveva essere un intervento pesante ma di durata circoscritta nel tempo, si è trasformato nella più dirompente e devastante “grande opera all’italiana”, un enorme cantiere incompiuto, che fa scempio del territorio e su cui a oggi gravano pesanti dubbi sulla possibilità che sia portato a termine".

Induno Olona, come gli altri comuni toccati, "giace esausto e sventrato da un cantiere enorme e fermo". Cavallin ricorda come lo stallo sembrasse finalmente risolto, ma così non è stato. "Noi sul territorio assistiamo all’intera vicenda ormai sgomenti e increduli: viviamo quest’attesa avvilente e snervante come l’ennesima beffa di un trattamento che davvero non credevamo di meritarci".

Cavallin spiega a Renzi di essersi speso negli anni per confortare i cittadini che stanno subendo disagi a causa dei pesanti ritardi dell'opera. Ora la situazione è insostenibile: "Io non credo di essere più in grado, come Istituzione e rappresentante dello Stato Italiano sul territorio, di tenere a freno la ribellione. Una ribellione, e mi prendo la responsabilità nell’affermarlo, a questo punto condivisibile e legittima".

I cittadini di Induno Olona, venerdì, saranno chiamati a raccolta da Cavallin: "Non ce la facciamo più! Non è giusto che i nostri concittadini siano trattati in questo modo! Non è più il momento dei tecnici che fanno spallucce e giustificano il loro immobilismo dietro beghe tecniche francamente risibili! Abbiamo bisogno di risposte!"

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE