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AGNOCosa ci fa una mucca dentro un palazzo?

30.07.14 - 07:00
La singolare avventura di una famiglia alle prese con un bovino
Cosa ci fa una mucca dentro un palazzo?
La singolare avventura di una famiglia alle prese con un bovino

AGNO - "Lunedì sera – ci dice Sabina – mio marito è sceso nell’atrio del palazzo alle 23 per accogliere un amico  che stava arrivando da Roma". Insieme all’ospite, all’orizzonte, si sono stagliate un paio di corna: "All’inizio pensava si trattasse di un’allucinazione (sorride, ndr), ma dopo un momento di smarrimento si è accorto che l’animale era reale. Si è precipitato in casa e ha urlato “C’è una mucca! C’è una mucca!”".

A quel punto è Sabina a prendere il toro per le corna: "Ho chiamato la polizia, ho detto che c’era una mucca sotto casa e dopo qualche secondo di mutismo il poliziotto mi dice “Si identifichi signora!”, mi ha preso per una pazza ubriacona". Dopo qualche insistenza le passano una pattuglia: "Ho ripetuto anche a loro quanto stava succedendo, mi veniva da ridere e all’inizio non mi hanno creduto ma poi, dopo qualche insistenza, sono arrivati”. Con l’arrivo degli agenti si è dunque passati all’azione: “Mio marito e l’amico sembravano due pastorelli. Abbiamo cercato di portare le mucche nella fattoria che si trova a circa 200 metri da casa nostra. Abbiamo suonato alla porta e urlato ma nessuno ci ha purtroppo risposto”.

Per meglio dire, nessun bipede visto che “attirate dalla nostra voce altre mucche sono uscite in strada. Il cancello, forse per colpa del forte vento, era infatti aperto. I poliziotti alla vista di altri bovini hanno chiamato la centrale con la radio e dicevano: “C’è un problema, ne sta uscendo un'altra. Un’altra mucca, risolvete la situazione”. Una serata surreale”. Alla fine le mucche son finite nella stalla e tutti a nanna: “È arrivato il proprietario che ha fatto rientrare le due mucche fuggitive, per fortuna si è risolto tutto con una bella risata”. E l’amico di Roma? “Eh lui era divertito e ha esclamato: adesso ho proprio capito di essere in Svizzera!”. 

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