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CANTONEManno: "Non sa ancora leggere, ma è un mago del Pc"

07.04.14 - 10:11
Leo, 5 anni, è il più precoce. Ma in Ticino è boom di baby informatici: dei volontari organizzano un corso apposta per loro
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Manno: "Non sa ancora leggere, ma è un mago del Pc"
Leo, 5 anni, è il più precoce. Ma in Ticino è boom di baby informatici: dei volontari organizzano un corso apposta per loro

LUGANO - Leonardo "Leo" Guarnieri, 5 anni e mezzo, di Lugano (nella foto al centro) è il più precoce della classe e probabilmente del Ticino: non sapeva ancora leggere quando assieme al fratello maggiore Lorenzo, 11 anni (nella foto, a destra) si è iscritto al corso per baby-programmatori di Coderdojo Ticino e Atec-ICT, l’associazione di categoria degli informatici ticinesi. «All’inizio ha avuto qualche difficoltà, ma la determinazione ha prevalso» spiega Federico Yankelevich, architetto di software alla Posta per lavoro, nel tempo libero “mentor” di Coderdojo -Ated4kids (nella foto, a sinistra di Leo): «Dopo sei lezioni Leo è stato in grado di programmare una versione tutta sua del gioco Pong, integrandolo con varianti personalizzate».

Un record da Guinness dei primati? Un caso unico? No: in Ticino gli under-12 che vedono nel computer non tanto (o non solo) un giocattolo ma uno strumento creativo sono tanti, e sempre di più: una trentina gli iscritti al corso − quest’anno alla prima edizione, dall’anno prossimo si sdoppierà in corso-base e avanzato − e il 17 maggio alla Supsi di Manno Ated ha organizzato un “open day” proprio «per mostrare a bambini e genitori cosa offre ai ragazzi il mondo dell’informatica ticinese» spiega Cristina Giotto di Ated-ICT. «Siamo sommersi dalle richieste, manca poco al tutto esaurito». 

Detto questo, qualcuno potrebbe avanzare delle obiezioni: «Non è giusto che bambini così piccoli passino il loro tempo al computer anziché andare al parco giochi, sono il primo a dirlo» ammette Yankelevich. «Il punto è: i computer sono in tutte le case, spesso diventano un comodo strumento per tener buoni i figli. Ma programmare un software è ben diverso dall'imbambolarsi davanti a un video-game: è un attività crativa che richiede fantasia, permette di sviluppare delle capacità utili nella vita e nel mondo del lavoro... è proprio questo l'aspetto delle nostre attività che interessa maggiormente i genitori. L'importante però è che i ragazzi si appassionino: non si diventa professionisti, non si creano startup innovative o satelliti da lanciare su Marte se prima non si impara a divertirsi con i computer».      

Per iscrizioni e maggiori info: www.ated4kids.ch           

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