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LUGANO"Vivo senza tv né radio, perché devo pagare la Billag?"

13.03.14 - 12:01
In arrivo la revisione della legge sulla radiotelevisione: l’appello di un papà di Lugano che vive (per scelta) senza Tv né radio
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"Vivo senza tv né radio, perché devo pagare la Billag?"
In arrivo la revisione della legge sulla radiotelevisione: l’appello di un papà di Lugano che vive (per scelta) senza Tv né radio

LUGANO - "Sì, in casa non abbiamo radio né tv: e allora? Si vive benissimo anche senza. Una scelta di vita: noi la tv non la vogliamo. E non vediamo perché dobbiamo essere obbligati a pagare lo stesso 460 franchi a botta per il canone". Per Emmanuele, 36 anni, di Lugano - come anche per sua moglie Gabriella e la loro bambina di 2 anni - ci vorrebbe una legge “su misura”.

Ingegnere e homo technologicus, Emmanuele vive «per scelta» senza radio né tv. «Non lo facciamo per risparmiare: si tratta, piuttosto, di una scelta di vita e di consumo consapevole» spiega. Eppure, per la attuale legge sulla radiotelevisone (Lrtv), anche Emmanuele deve pagare il canone annuale «come qualsiasi altra persona, per un servizio di cui non posso e non voglio usufruire: mi sembra ingiusto!».

La revisione della Lrtv approvata ieri al Nazionale potrebbe sancire l'esenzione dal pagamento della Billag per chi (citiamo) «non possiede apparecchi destinati alla ricezione della radio e della televisione». Un provvedimento che sembra fatto apposta per Emmanuele: a lui e alla sua famiglia non resta che sperare che la revisione passi agli Stati, e che tra gli «apparecchi» non siano inclusi i computer. "Noi attingiamo da internet tutte le informazioni e i contenuti multimediali che ci interessano, guardandoci bene dall'utilizzare i siti della radio e della tv – spiega Emmanuele - la rete è più comoda, più libera e non ti bombarda con la pubblicità".

La vostra, insomma, è una scelta di vita.
«Esatto: non solo non abbiamo tv né radio, ma nemmeno un'automobile, iphone o tablet».

Perché questa scelta?
«Il consumismo sta distruggendo il pianeta. Noi cerchiamo di fare in modo di avere uno stile di vita sostenibile a livello ambientale, sociale e economico».

Qualche esempio?
"Aggiusti le cose anziché buttarle, se non puoi aggiustarle le regali, altrimenti fai in modo di riciclarle. Così si riducono al minimo gli sprechi".

E come si vive, senza tv né auto?
"Benissimo, basta organizzarsi. Lugano è una città piccola e ben servita dai mezzi pubblici. Ma io e mia moglie abbiamo scelto apposta di vivere vicino al lavoro, per poterci spostare a piedi".

Dal punto di vista economico, conviene?
"Bisogna stare attenti, anche qui è questione di scelte: ad esempio, noi cerchiamo di andare il meno possibile al supermercato. Facciamo la spesa direttamente dai produttori locali: costa un po' di più, certo, ma siamo felici di spendere in cibo quello che non spendiamo in consumi meno importanti, come l'auto, e il resto".

Non ti senti un po' un Don Chisciotte?
"Mi sento un po’ isolato, in effetti: in Ticino, a differenza che altrove, non ci sono reti di persone che condividano questo stile di vita, o comunque . Ma c'è molta gente sensibile. Io sto cercando di lanciare messaggi all’esterno, assieme a mia moglie ho creato un blog: resticino.wordpress.com http://resticino.wordpress.com/2013/09/13/chi-siamo-cosa-faremo/ per far vedere a tutti che vivere in modo diverso si può, e come. http://resticino.wordpress.com/2013/09/13/chi-siamo-cosa-faremo/"

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