Per il fido amico di un nostro lettore il viaggio è stato fatale
LUGANO - Marco e Wendy si conoscevano da ormai 5 anni. Il ragazzo non si separava mai da lei, quella cagnetta gli aveva regalato tanti momenti indimenticabili soprattutto dopo essersi trasferito a Lugano lontano dalla sua famiglia di origine che è rimasta a Barcellona. «Se potessi tornare indietro la lascerei a casa di un amico», ci dice ancora commosso e amareggiato il giovane.
La sua pelosa amica a quattro zampe è morta nella stiva dell’aereo che li stava trasportando in Inghilterra. «Sceso dalla scaletta ho trovato un addetto ai bagagli con il veterinario. Mi hanno dato la notizia: arresto cardiaco. La mia Wendy è morta di crepacuore. La colpa dell’accaduto è solo mia, la compagnia aerea non è assolutamente responsabile della tragedia. Non mi perdonerò mai». Il caso capitato al ragazzo luganese non è di certo una mosca bianca nel panorama dei viaggi aerei con gli animali. Cosa possiamo fare per evitare che le bestiole soffrano o addirittura non arrivino vive all’atterraggio?
Prima di tutto bisogna trasportare l’animale dentro un contenitore adeguato. La bestia va annunciata alla compagnia aerea e si deve dire al veterinario se il nostro animaletto necessita di medicinali o di cibo durante il viaggio. Una delle cose più importanti (oltre al criterio) è che l’acqua deve essere sempre disponibile.