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CANTONE / ITALIA"Fatemi doppia multa, ma non portatela via"

26.10.12 - 12:18
Alessandro Proto, l'imprenditore milanese attivo a Lugano lascia l'auto nel parco con un biglietto. L'indignazione di un lettore: "Perché non fa così anche a Lugano?"
Foto screenshot Corriere della Sera online
"Fatemi doppia multa, ma non portatela via"
Alessandro Proto, l'imprenditore milanese attivo a Lugano lascia l'auto nel parco con un biglietto. L'indignazione di un lettore: "Perché non fa così anche a Lugano?"

MILANO - Alessandro Proto torna a far parlare di sé. Nell'agosto del 2011 riferimmo della sua Proto Consulting, società milanese con sede legale a Lugano, che chiedeva 100 euro per un colloquio di candidatura. Lui allora parlò di provocazione. Tanto basta per far parlare di sé. Proto è anche conosciuto per essere stato incaricato da George Clooney di trovare un acquirente per la sua casa di Laglio e per aver venuto case in Italia a diverse star di Hollywood, tra cui Brad Pitt e Angelina Jolie, Leonardi di Caprio, Johnny Depp.

Oggi dal Corriere della Sera si apprende che l'imprenditore 38enne si è reso protagonista di un parcheggio in sosta vietata. Con la sua Audi TT targata Ticino  ha parcheggiato in un parco di Milano solitamente bazzicato da famiglie e amanti del jogging. Proto ha varcato un cancello vietato e ha parcheggiato accanto al muro del vecchio stadio. Poi ha lasciato un biglietto sul cruscotto: "Se volete mettere una multa fate pure! Ma non rimuovetela, tempo un paio d'ore che finisco una riunione e la sposto. Al massimo mettete una doppia multa!! Grazie".

Un passante ha visto l'auto e ha chiamato il Corriere inviando una fotografia. Il lettore reporter  non ha voluto dar il nome e l'età. Si è limitato a segnalare il fatto, dimostrando così la sua indignazione. Proto al giornale ha spiegato che aveva un appuntamento urgentissimo con un avvocato e visto che non trovava parcheggio aveva deciso di lasciare l'auto a due passi dallo studio.

A segnalarci la notizia è stato un cittadino italiano che vive in Svizzera Tedesca. Ci ha mandato un'email in cui ci dice di vivere in Svizzera da qualche anno. Anche lui ha voluto manifestare la sua indignazione: "Ho sempre cercato di rispettare le regole del Paese comprese quelle stradali. Leggendo della "strafottenza" di certi Svizzeri in Italia (mentre sono tutti con la coda fra le gambe) mi chiedo perché non vadano a sfogarla in centro a Lugano, dove troverebbero pane per i loro denti e una giustizia che li pungerebbe! Verrebbe quasi da dubitare che alcuni abusino delle targhe svizzere, tanto anche se non pagano le multe... Evviva i comportamenti retti!".

 

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