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TICINOAssegni familiari per indipendenti e dipendenti con basso reddito

21.09.12 - 12:25
Approvato il messaggio
Foto Ti-Press
Assegni familiari per indipendenti e dipendenti con basso reddito
Approvato il messaggio

BELLINZONA - Su proposta del Dipartimento della sanità e della socialità, il Governo ha approvato il messaggio sulla modifica alla Legge sugli assegni di famiglia (Laf), del 18 dicembre 2008 che entrerà in vigore il 1. gennaio 2013. La modifica estenderà il diritto agli assegni familiari ai lavori indipendenti, e introdurrà un correttivo per riconoscere la prestazione anche ai salariati con basso reddito.

I lavoratori indipendenti infatti potranno beneficiare degli assegni familiari, il cui importo corrisponderà a quello concesso ai salariati, ossia 200 franchi per gli assegni per i figli e 250 franchi per gli assegni di formazione. È, inoltre, prevista la loro partecipazione al finanziamento con un contributo che sarà prelevato sul reddito soggetto all’AVS fino a un massimo di 126'000 franchi, pari all’importo massimo del guadagno annuo assicurato LAINF.
Per concretizzare il principio “un figlio un assegno” e per coerenza rispetto all’attuale ordinamento per i salariati e sul futuro ordinamento per gli indipendenti, il Consiglio di Stato coglie l’occasione per abrogare il limite di reddito ora esistente per il diritto agli assegni familiari per le persone senza attività lucrativa.

I salariati con basso reddito, attualmente esclusi dal diritto agli assegni familiari in ragione del salario percepito fra 4'612 e 6'960 franchi e quindi non qualificabili né come persone senza attività lucrativa né come salariati, potranno anch’essi beneficiare, unitamente ai lavoratori indipendenti, di queste prestazioni quali persone senza attività lucrativa.

Il Consiglio di Stato coglie pure l’occasione per proporre l’inserimento nella legge cantonale del principio della perequazione degli oneri fra le casse di compensazione per gli assegni familiari autorizzate a esercitare in Ticino. L’intenzione è quella di attuare secondo modalità e tempi che saranno definiti dal Governo la perequazione degli oneri, introdotta sinora in 16 Cantoni. La proposta considera la particolare situazione in cui versano alcuni settori economici e, più in generale, la piazza finanziaria ticinese.
 

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