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MENDRISIOFox Town chiusa la domenica e i posti di lavoro persi in Ticino

12.09.12 - 21:16
Il Mendrisiotto pre-Fox Town e il Mendrisiotto che potrebbe diventare con il Fox Town chiuso la domenica
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Fox Town chiusa la domenica e i posti di lavoro persi in Ticino
Il Mendrisiotto pre-Fox Town e il Mendrisiotto che potrebbe diventare con il Fox Town chiuso la domenica

MENDRISIO - Quando nel 1994 Silvio Tarchini ebbe l'idea di aprire un outlet, il Mendrisiotto e il Ticino stavano vivendo una crisi economica profonda. Erano i periodi del cambio di un franco a 1.500 lire, dell'esplosione della disoccupazione, del tramonto del commercio di confine. Di italiani non se ne vedevano più. Troppo  cara la Svizzera. "Non scordiamoci poi, che a inizio anni 90', il popolo votò l'aumento del costo della benzina di 20 centesimi al litro. Ciò significò la fine del commercio di confine" ha ricordato il sindaco di Mendrisio Carlo Croci, che a margine di un'affollatissima conferenza stampa, si è lasciato, per un attimo trasportare dai ricordi di quella che era la sua Mendrisio nell'era "pre-Fox Town".
Anche il patron di Fox Town, dopo l'assedio dei giornalisti, ha ricordato gli anni difficili e quella trovata che cambiò il volto di Mendrisio: "Nel 1994 costruimmo un capannone a scopo commerciale. Negli Stati Uniti la realtà dell’outlet esisteva già e abbiamo osato fare una scommessa, quella del Fox Town".

Scommessa vinta quella di Tarchini, che ha scelto il momento e il punto giusto. Nel Mendrisiotto di allora, il capoluogo distrettuale viveva ancora sotto l'ombra di una Chiasso ormai al tramonto. Lo "splendore" dei commerci, della stazione internazionale, della benzina e delle banche si era già sbiadito. E in quel novembre del 1995, quando il Fox Town aprì i battenti con una quindicina di negozi e duecento dipendenti, nessuno poteva immaginare che la città della volpe avrebbe potuto riscuotere un successo così strepitoso. A distanza di 16 anni, Fox Town conta 998 collaboratori e ha un fatturato di oltre 300 milioni di franchi. Se si pensa che di sola IVA genera un incasso per la Confederazione di 24 milioni di franchi: una potenza.
 

Una realtà che ha contribuito in modo incisivo al ribaltamento degli equilibri regionali. Mendrisio, che viveva di artigianato e industria è diventata un polo importante, adombrando una Chiasso ferma e disorientata, che non è riuscita ad ampliare la sua sfera di influenza oltre i suoi confini territoriali.

Un paese, Mendrisio, diventato città, con tutte le problematiche che ne conseguono. Il grande outlet è diventato anche un grande generatore di traffico. Ormai, trovare un posteggio da quelle parti, in qualsiasi giorno della settimana, è diventato impossibile, come è rarissimo arrivare al Fox Town senza trovare coda. E allora dalle autorità il via libera al nuovo svincolo e alla nuova stazione ferroviaria "Mendrisio-San Martino", che nei prossimi anni modificheranno ancora un paesaggio mendrisiense, ormai irriconoscibile a chi si ricorda San Martino dei vecchi tempi.

L'appello di oggi da parte di tutti è stato quello di tornare al dialogo tra le parti. Una sorta di "stati generali" in cui gli attori in causa si siedano attorno a un tavolo e ridiscutano le strategie per un Ticino che, come ha detto il direttore della Camera di Commercio ticinese Luca Albertoni, non ha più il tempo di farsi del male e di fare guerre di religione.


Anche se, come si è detto fino alla noia, il Fox Town ha fatto pure il miracolo di trovare compatti e uniti sindacati, padronato e autorità politiche. E oggi Tarchini non ha mancato di ringraziare le autorità comunali e i sindacati, ma ha anche lanciato un avvertimento: "La chiusura domenicale significa per Fox Town la perdita del 50 per cento della cifra d'affari e di conseguenza la messa in pericolo di 500 posti di lavoro su mille."

Un monito che ha fatto rabbrividire il sindaco di Mendrisio Carlo Croci. Gli abbiamo chiesto, infatti, se con un Fox Town chiuso alla domenica, a perdere per primi il posto di lavoro, non saranno proprio i dipendenti che risiedono in Ticino. Croci dapprima ha escluso questo pericolo. Poi, riflettendo sugli scenari da incubo possibili, riguardanti le ricadute negative su tutta l’economia del suo Comune, il sindaco ha condiviso la preoccupazione di chi, come le tante ditte e aziende che lavorano grazie alle attività del Fox Town, teme conseguenze negative sull'occupazione di Mendrisio e di tutto il Distretto. "Questo è effettivamente un punto delicato - ha detto Croci - che dobbiamo prendere effettivamente in seria considerazione". In altre parole: i cinquecento posti persi  a Fox Town potrebbero diventare molti di più se si prende in considerazione l’indotto. Oggi dal Consiglio di Stato è giunto il dietro-front. Dal primo ottobre niente chiusura di domenica. Una sospensione dell’attuazione della legge. Il tempo di ristabilire il “patto di paese”…  E che a Mendrisio permetterà di far dormire ancora sonni tranquilli.

 

 

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