LUGANO - E' stato istituito il gruppo di lavoro incaricato di studiare il progetto di museo d’arte unico a Lugano che dovrebbe integrare, sotto l’egida di una fondazione, il Museo cantonale d’arte e il Museo d’arte della Città.
Lo riferisce il Consiglio di Stato in una nota. Guidato da Gianna Mina, Presidente dell’Associazione dei Musei Svizzeri e della Commissione scientifica del Museo cantonale d’arte, ne fanno parte Marco Franciolli, direttore dei due musei; Andrea Ghiringhelli, responsabile Area cultura per il Cantone; Lorenzo Sganzini, Direttore Dicastero attività culturali della Città di Lugano; Mauro Delorenzi, giurista e segretario comunale di Lugano; Chantal Giavera, giurista del Cantone.
Il gruppo di lavoro consegnerà il proprio rapporto entro fine marzo 2013. Il documento dovrà approfondire le linee strategiche e gli obiettivi di un museo unico a partire dai diversi mandati attuali delle due componenti, nonché definire l’organizzazione ed il funzionamento della Fondazione.
Il Decs ricorda che il processo di avvicinamento tra i due musei ha preso avvio nel 2010 con una convenzione tra Città e Cantone volta a sviluppare ulteriormente le sinergie tra le due istituzioni in funzione dell’edificazione del nuovo centro culturale del LAC con la finalità ultima "di presentare al pubblico locale, nazionale e internazionale un prodotto culturale condiviso e unico e, in futuro, un unico museo d’arte di riferimento per tutta la regione".
Tale accordo definiva anche la messa a disposizione al Museo Cantonale d’Arte di spazi espositivi presso il LAC. In una fase successiva, nell’estate del 2011, Città e Cantone si sono accordati per una direzione unica affidata al direttore del Museo Cantonale d’Arte, Marco Franciolli.
E’ sulla base di quella che è considerata la positiva esperienza di questo primo anno che si è deciso questo ulteriore passo. Il periodo di prova ha in particolare evidenziato i benefici che potrebbero derivare da una gestione integrata dei due musei, primo fra tutti un rafforzamento delle istituzioni attraverso l’unione delle risorse umane, delle competenze, dei patrimoni artistici e un’ottimizzazione delle risorse finanziarie.