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CHIASSO"Purtroppo esiste il codice penale, non possiamo arrestare chi si ubriaca in piazza"

20.08.12 - 07:30
Roberta Pantani sulla presunta azione punitiva a Chiasso: "A noi non risulta nulla"
Foto archivio TI-Press
"Purtroppo esiste il codice penale, non possiamo arrestare chi si ubriaca in piazza"
Roberta Pantani sulla presunta azione punitiva a Chiasso: "A noi non risulta nulla"

CHIASSO - C'è stata veramente la spedizione punitiva ai danni dei giovani di piazza Bernasconi o è solo il parto di menti particolarmente fervide, e incattivite? Si pensava che con il tempo la matassa si sarebbe dipanata, ma non è così. Venerdì scorso il Mattinonline ha pubblicato un articolo nel quale l'aggressione era data per certa. A sostenere la posizione del sito leghista sarebbero diverse telefonate giunte in redazione. La Polizia, però, continua a negare, e con lei la municipale a capo del Dicastero sicurezza pubblica, Roberta Pantani, pure lei della Lega. "A noi non risulta nulla, neppure negli interventi della Polizia cantonale, per cui mi sembra veramente una cosa un po' strana."

Il Mattinonline venerdì ha pubblicato un articolo sulla presunta spedizione punitiva, titolando "Confermata l'aggressione in piazza", sulla scorta di diverse segnalazioni che avrebbero ricevuto in redazione. Hanno ridimensionato la portata della spedizione, eliminando le spranghe, ma il succo resta: 3 uomini vestiti di nero hanno lasciato con il volto tumefatto due elementi della banda.
"Io non ho visto il Mattinonline e non ho avuto modo di parlare con il redattore. Mi sembra molto strano che sia successo qualcosa del genere e che la Polizia non sia stata chiamata."

Quindi lei fatica a credere che i cittadini siano arrivati al punto di farsi giustizia da soli...
"No, non è che io faccia fatica a crederci, ma dal punto di vista ufficiale a noi non risulta nulla e mi auguro che non siamo arrivati al punto delle spedizioni punitive."

Ma se dovessero uscire nuovi elementi a rendere certa l'aggressione, lei come la giudicherebbe?
"A questo momento lo ritengo inverosimile, mi sembra una leggenda metropolitana, anche perché nessuno sembra sia stato testimone della cosa."

La mancanza di testimoni non potrebbe essere spiegata con la paura di mettersi contro qualcuno?
"No, uno la Polizia la chiama. Anche se uno avesse paura di eventuali ritorsioni, la Polizia la può chiamare in forma anonima."

Secondo lei la Polizia ha il controllo della città?
"Assolutamente."

Non crede che magari verso certe persone ci sia troppo lassismo e alla fine la gente possa decidere di intervenire da sè?
"No, sotto questo aspetto è meglio chiarire una cosa. Come autorità comunali, insieme alle autorità cantonali e  ai servizi sociali stiamo cercando veramente di risolvere la situazione di queste 4-5 persone che creano questo tipo di disturbo. Tant'è che nelle ultime settimane l'elemento "un po' più critico", che provocava diversi interventi, è stato ricoverato. Per l'altro individuo stiamo cercando delle soluzioni che possano essere compatibili con il suo stato attuale. È da oltre un mese e mezzo che stiamo lavorando a stretto contatto con tutti gli uffici interessati per cercare di risolvere questa situazione che si è creata. Dal punto di vista della Polizia, non si può neanche immaginare che possa intervenire così su due piedi e arrestare chiunque sia in piazza. Purtroppo c'è il codice penale alla base del nostro Stato di diritto e se delle persone sono semplicemente in piazza a ubriacarsi, siano essi svizzeri o stranieri, non è previsto l'arresto."

Tra i giovani aggrediti, sembra ci fosse pure colui che ha rapinato più volte in pochi mesi la pasticceria Vialetto. Un cittadino si può chiedere cosa ci fa ancora in piazza...
"Sì, è vero, ma questo è stato un paio di giorni in galera. Però sotto i 300 franchi sono furti di lieve entità. Se lei ruba 290 franchi al Denner, ci sono anche i cartelli, è furto di lieve entità punito solo con una sanzione amministrativa."

Si può dire che quello della pasticceria è un rapinatore che conosce bene la legge.
"Certo, questi qui sono più furbi che belli... Lo si è arrestato perché aveva dei reati precedenti non scontati e delle multe non pagate e per questo è stato in prigione per due giorni. Ma poi la cosa è finita lì. Uno può avere un curriculum giudiziario di novanta pagine, ma se si tratta solo di bagatelle... Non c'è l'ergastolo per le bagatelle."

Quindi, più che sanzionare si cercano soluzioni per tirarli fuori da questa situazione.
"Esatto, stiamo cercando delle soluzioni che possano una volta per tutte risolvere la situazione. È chiaro che richiedono la volontà anche del soggetto stesso di voler perlomeno collaborare, il che è abbastanza difficile. Stiamo lavorando in questo senso."

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