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PROCESSO DI DAROLa sentenza: assolta la madre

03.08.12 - 18:02
Paiva assolto e 12 mesi sospesi per Fila
Foto Ti-Press Benedetto Galli
La sentenza: assolta la madre
Paiva assolto e 12 mesi sospesi per Fila

BELLINZONA - Dopo due giorni di intensa camera di consiglio (durata 20 ore), la Corte presieduta dal giudice Claudio Zali ha emesso la sentenza quello che è stato definito "il delitto di Daro". Accolte in parte le tesi dei difensori dei tre imputati.

Secondo la sentenza: 

Mitra Djordjevic, madre di D.D. e moglie di Arno Garatti, accusata di essere la mente del delitto, è stata prosciolta in dubio pro reo,  ossia "nel dubbio, in favore dell'imputato".

Mario Paiva, l'uomo che ha venduto l'arma a D.D. e che secondo l’accusa avrebbe pure dato una mano a gestire la situazione, è stato prosciolto. Non si è neppure accertato che Paiva fosse effettivamente presente a Daro il giorno del delitto. Zali ha spiegato che in casa Garatti ci fosse insieme un'altra persona, alla quale, inizialmente coinvolto nell'inchiesta, è stato deciso il decreto di abbandono. Un particolare, questo, sottolineato dal giudice Zali. Un aspetto della vicenda che assume, con questa sentenza, contorni ancora più misteriosi e ancora tutti da chiarire.

A Ferdonije Fila, classe 1983, cittadino kosovaro, accusato di favoreggiamento per aver tentato di aiutare D.D, a occultare il cadavere, sono stati comminati 12 mesi sospesi.

Disposta la scarcerazione immediata per Mario Paiva e Mitra Djordjevic. La decisione derlla Corte per quanto riguarda la madre di D.D. è stata presa in quanto la testimonianza del figlio non è stata considerata credibile al punto tale da considerare la donna mandante dell'omicidio. Inoltre, il 28 giugno 2011, nel giorno in cui madre e figlio, secondo l'accusa, avrebbero parlato della morte di Arno, non è dato sapere che cosa si sarebbero detti i due.

Paiva invece è stato prosciolto dall'accusa di correità. Non poteva sapere che il ragazzo stesse facendo sul serio.

La Corte ha ribadito dunque che l'autore materiale del delitto è stato il minorenne.  

La madre del ragazzo ha accolto con una certa passività la sentenza, mentre la madre di Garatti è rimasta seduta per molto tempo, ed è stata infatti una degli ultimi ad alzarsi. Tra il pubblico, stupore e rabbia con diverse esclamazioni e commenti di meraviglia ma anche di delusione.

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