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TICINOProstituzione, solo quattro locali in regola

17.07.12 - 13:18
Presentati i risultati dell'operazione "Domino". Prostituzione, usura e riciclaggio i reati registrati. "Sono stati trovati dei collegamenti tra vari locali riconducibili a cittadini dell'est europeo"
Foto Ti-Press
Prostituzione, solo quattro locali in regola
Presentati i risultati dell'operazione "Domino". Prostituzione, usura e riciclaggio i reati registrati. "Sono stati trovati dei collegamenti tra vari locali riconducibili a cittadini dell'est europeo"

LUGANO - Questa mattina il Ministero Pubblico e la Polizia cantonale hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare i risultati dei primi quattro mesi dell’operazione "Domino", operazione avviata contro la prostituzione illegale e tutto quello che ruota intorno ad essa.

I dati- Secondo i dati dell'operazione esposti oggi, complessivamente sono stati 13 gli esercizi pubblici controllati e 12 quelli chiusi. Ulteriori 11 esercizi hanno invece chiuso autonomamente. A marzo in Ticino c’erano  33 esercizi pubblici in cui si esercitava la prostituzione, mentre attualmente ne sono rimasti 9. Dei 33, tre avevano autorizzazione da “postribolo” mentre oggi, dei 9 restanti, sono solo 4 ad avere le autorizzazioni. Restano dunque da controllare altri 5 locali. Tre locali hanno ristabilito la destinazione originaria.
Per quanto riguarda le persone controllate, queste sono state 224, di cui 170 donne denunciate. Da rilevare che delle donne denunciate, circa il 52,3% sono rumene. Nel corso del 2011 le donne annunciatesi alla Polizia per l'esercizio della prostituzione sono state 249, di cui circa 170 rumene.

Ma le conseguenze più gravi sono state comminate agli amministratori dei locali. La Polizia ha effettuato 11 arresti, 12 denunce e 31 interrogatori.  Per quanto riguarda infine i reati connessi, il Procuratore Generale John Noseda ha spiegato, in conferenza, che alla prostituzione sono collegati reati come usura, riciclaggio, evasione fiscale e per ora l’operazione ha constatato e bloccato un giro di affari di 10 milioni di franchi e diversi immobili, proventi del giro messo in atto.

Intervista - Abbiamo ascoltato per l’occasione, il Tenente Marco Zambetti, responsabile Sezione TESEU.

Quale è l’intento dell’operazione “Domino”?
"L’operazione "Domino" è iniziata il 15 marzo 2012 e  mira a ripristinare la legalità nel mondo della prostituzione. Nasce da una strategia studiata per durare più anni. Abbiamo infatti iniziato già nella metà del 2011 con il monitoraggio degli appartamenti, quindi abbiamo proseguito quest’anno con la verifica degli esercizi pubblici e continueremo adesso a seguire queste situazioni irregolari con la verifica degli esercizi pubblici mancanti e con un controllo dei locali autorizzati. Infine, passeremo ad uno step successivo, che consiste nell’effettuare regolarmente verifiche puntali in appartamenti e locali pubblici".

L’accoltellamento di Bissone è stato l’episodio che ha dato una accelerazione alle verifiche nel mondo della prostituzione?
"La strategia era già in corso, ma è chiaro che l’episodio di Bissone in primis ci ha dato gli elementi oggettivi sul fatto che fossero presenti cittadini extraeuropei che controllavano le ragazze, che operavano la prostituzione. In più, nel corso dell’inchiesta scaturita, abbiamo potuto controllare una sequenza di contatti con il mondo della sorveglianza e della sicurezza dei locali e quindi appurare altre infrazioni che gravitavano intorno a questo mondo. Bissone ha accelerato quello che era la programmazione delle attività".

Sono stati trovati collegamenti tra locali, esiste una regia unica?
"Sono stati verificati e trovati dei collegamenti tra vari locali, non tra tutti, come è stata appurata la presenza sul territorio di alcuni cittadini dell’est europeo che controllavano o effettuavano pressioni su alcune ragazze che esercitavano nel mondo della prostituzione. Sicuramente c’è una filiera che si occupa del reclutamento delle ragazze, del loro arrivo, fino all’incasso del denaro e al riciclaggio dello stesso".

Esiste un legame anche con lo spaccio di sostanze stupefacenti?
"Dai controlli effettuati in quattro mesi, non abbiamo rinvenuto collegamenti con lo spaccio di droga. Il consumo probabilmente c'è ma si tratta di un consumo personale. Per ora non abbiamo prove per poter parlare di collegamenti".
 

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