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TICINOPiovono soldi sul Teatro San Materno di Ascona ed ex convento Santa Maria degli Angeli a Lugano

03.07.12 - 15:20
Piovono soldi sul Teatro San Materno di Ascona ed ex convento Santa Maria degli Angeli a Lugano

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha approvato un credito di 825'000 franchi per il restauro del Teatro San Materno di Ascona e dell’ex convento di Santa Maria degli Angeli a Lugano. Il Governo conferma così il sostegno a due iniziative volte alla conservazione del patrimonio culturale cantonale tutelato.
Il Teatro San Materno, costruito nel 1928 su progetto dell’architetto tedesco Karl Weidemeyer (1882 - 1976), è uno dei migliori esempi di architettura razionalista esistenti nel Cantone Ticino e il primo «teatro da camera» edificato in Svizzera seguendo criteri costruttivi moderni. Per il suo restauro è stanziato un credito suppletivo di 160'000 franchi a favore del Comune di Ascona, proprietario del monumento. La cifra va ad aggiungersi a un primo credito di 650'000 franchi stanziato il 3 giugno 2002 e già versato, per un totale di 810'000 franchi. I lavori, iniziati nel 2006 e conclusi nel 2009, hanno messo in evidenza una situazione di degrado del monumento peggiore di quanto inizialmente previsto. Per questo motivo in corso d’opera si sono resi necessari una serie di lavori supplementari che hanno causato una maggiore spesa del restauro costato globalmente 5,12 milioni. Visto l’apprezzabile risultato raggiunto con l’intervento, che ha permesso di garantire la conservazione e il nuovo utilizzo del teatro, e ritenuto giustificato il sorpasso di spesa, ne è conseguita l’entrata in materia da parte del Governo a fronte della richiesta del proprietario.

L’ex convento di Santa Maria degli Angeli a Lugano è stato fondato nel 1490 dai frati minori osservanti e completato nelle sue parti principali entro il 1525; soppresso nel 1848 è stato trasformato negli anni immediatamente successivi nell’Hôtel du Parc dall’architetto milanese Luigi Clerichetti (1798-1876) e successivamente ampliato a due riprese, negli anni 1866-1867 e nel 1903, quando ha preso il nome di Grand Hôtel Palace. Per il restauro dell’ex convento è stanziato un credito di 665'000 franchi a favore della Città di Lugano, proprietaria del monumento. L’intervento sull’antica struttura conventuale, permetterà di conservare e inserire ciò che resta del convento all’interno del complesso edilizio del nascente centro culturale cittadino (LAC) e dell’ex albergo Palace: un'area in gran parte pubblica dove troveranno posto anche gli uffici amministrativi delle attività culturali della Città e dove la parte privata (ex Palace) sarà accessibile tramite passi pedonali pubblici. Il restauro dello storico edificio, iniziato nel 2010 con una serie di interventi urgenti di consolidamento e che dovrebbe concludersi nel 2014, è pertanto un importante tassello che si inserisce nella trasformazione urbanistica di quest’area cittadina. I lavori vedranno impegnati diversi operatori del ramo (architetti, ingegneri, restauratori, pittori decoratori e artigiani) sotto la supervisione dell'Ufficio cantonale dei beni culturali del Dipartimento del territorio e della relativa Commissione.

 

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