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TICINOMi vendo. Chi offre di più?

19.06.12 - 07:29
Trovare lavoro oggi è un'impresa che richiede anche delle strategie di marketing perché in ultima analisi siamo un prodotto da collocare sul mercato
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Mi vendo. Chi offre di più?
Trovare lavoro oggi è un'impresa che richiede anche delle strategie di marketing perché in ultima analisi siamo un prodotto da collocare sul mercato

LUGANO - Giusto o sbagliato che sia, l’approccio mentale che oggi deve avere una persona in cerca di un impiego sembrerebbe andare in questa direzione. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Pool, Individual outplacement e Formatore per l’Afg di Lugano, una delle aziende alla quale fa capo l’Ufficio Regionale di Collocamento per aiutare i disoccupati a ritrovare un posto nel mondo del lavoro.

La domanda è una sola: come si trova lavoro oggi?

Cambiare punto di vista - “Il primo passo da fare – spiega Lorenzo Pool - è superare un blocco psicologico: chi si trova in transito di carriera non è abituato a vedersi come un prodotto da vendere ma è questo il punto di vista da adottare. Chi cerca lavoro ha delle competenze e una personalità preziose,  proprio per questo non vanno svendute anzi, occorre valorizzarle. Dal momento che l’80% delle probabilità di rientrare nel mondo del lavoro dipende dal networking,  è molto importante  farlo con metodo,  il che significa farsi un programma settimanale e chiedersi ogni giorno: cosa faccio oggi per networking?”

Essere presente sul mercato del lavoro virtuale. Cosa significa fare networking?  “Significa – continua il formatore - utilizzare tutti i mezzi di comunicazione a disposizione per vendere le proprie competenze. Il primo per eccellenza è essere presente sulla rete virtuale in particolar modo su LinkedIn  e Xing (social network professionali”). Il secondo invece mira ad attivare dei contatti fruttuosi: “bisogna cercare di essere presente nella testa di tutti quelli che potrebbero segnalare un’attività interessante con la propria storia, le proprie competenze e al propria personalità”.

Muoversi di persona - “Non bisogna mai delegare – sottolinea Pool -  soprattutto  occorre imparare a essere presenti in tutti i luoghi possibili, in quei posti dove c’è la gente che conta, quella che prende le decisioni. Per esempio per chi cerca lavoro nel settore bancario a Lugano il giovedì sera c’è l’after business hour”.  In quest’ottica diventa fondamentale studiare a fondo chi si vuole raggiungere e come, solo così il vernissage, o la regata, o il saggio di danza della cugina possono trasformarsi  nell’occasione giusta per incontrare una persona importante dal punto di vista professionale.

Tutti sono sponsor - Più gente si conosce più aumentano le possibilità di entrare in contatto con il mercato del lavoro sotterraneo, quel mercato che non si trova sui giornali dove di solito l’azienda approda con il suo annuncio solo quando la sua rete di contatti non ha portato a una nuova assunzione. Come evidenzia il formatore, dietro a ogni persona può nascondersi un aggancio “anche la donna delle pulizie può essere una fonte o uno sponsor, perché può arrivare dove altri non arrivano, come per esempio la casa di un avvocato o di un manager”.

Win win situation - La parola d’ordine è lasciare il segno o trovare le informazioni che si cercano in maniera positiva ed è forse l’aspetto più difficile del networking.  “Non bisogna diventare invadenti e assillare la gente parlando di quanto è difficile il mercato del lavoro -  conclude Pool – l’interlocutore deve sentirsi importante e lusingato dal fatto che abbiate scelto lui come persona di riferimento.  È importante riuscire a raggiungere l’obiettivo prefissato parlando del più e del meno”.

Una competenza sociale che non tutti hanno ma che con il tempo e con molta pazienza si può cercare di acquisire.
 

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