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TICINOVotazione federale del 17 giugno, la posizione dell'AITI

29.05.12 - 09:51
Votazione federale del 17 giugno 2012: l'AITI dice NO all'iniziativa sugli accordi internazionali e SI all'iniziativa sull'alloggio.
Votazione federale del 17 giugno, la posizione dell'AITI
Votazione federale del 17 giugno 2012: l'AITI dice NO all'iniziativa sugli accordi internazionali e SI all'iniziativa sull'alloggio.

BELLINZONA - In vista della votazione federale del 17 giugno 2012, l'Associazione industrie ticinesi rende nota la sua posizione. L'AITI è contraria all'iniziativa popolare "Per il rafforzamento dei diritti popolari in politica estera (accordi internazionali: decida il popolo!)" e parere invece favorevole all'iniziativa popolare "Accesso alla proprietà grazie al risparmio per l'alloggio".

L'iniziativa sugli accordi internazionali lanciata dall'Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI), vuole estendere il referendum obbligatorio in materia di trattati internazionali. Per questi ultimi il popolo svizzero dispone già di diritti di partecipazione unici al mondo, estesi nel 2003.

Secondo l'AITI i trattati internazionali sono un elemento cardine della politica estera elvetica. La Svizzera ne conclude circa 500 allʼanno, la maggior parte dei quali di portata limitata. Quelli che regolano questioni importanti sono votati dallʼAssemblea federale e una loro parte sottostà a referendum facoltativo.

Unʼaccettazione dellʼiniziativa comporterebbe un aumento consistente delle votazioni
popolari e il popolo verrebbe dunque costretto a esprimersi sia su oggetti di scarsa importanza, sia su questioni che godono già di un consenso politico allargato. Da questo punto di vista, lʼiniziativa snatura il senso dei diritti popolari.

Lʼiniziativa in questione a detta dellʼAITI "ha pure la pecca di nuocere alla competitività dell'economia svizzera, in quanto, se accolta, ritarderebbe l'entrata in vigore di trattati internazionali in grado di migliorare la competitività delle nostre imprese sul mercato delle esportazioni".

"Questa rete di accordi internazionali in continua evoluzione - si legge nella nota - costituita oggi da circa 82 convenzioni di doppia imposizione, 120 accordi di investimento e 28 accordi di libero scambio, è infatti in grado di garantire alla nostra economia buone condizioni quadro e posti di lavoro in Svizzera, contribuendo quindi alla crescita e al benessere del nostro Paese".

"Quando la Svizzera conclude un accordo di libero scambio con un Paese non europeo, - osserva l'AITI - indica un recente studio della Segreteria di Stato per l'economia (SECO), le esportazioni verso questo Paese durante i quattro anni successivi raddoppiano. Non a caso dal 1988 al 2007 l'ammontare degli investimenti diretti della Svizzera verso l'estero è cresciuto in media del 12,6% ogni anno, raggiungendo oggi i 900 miliardi di franchi. Invece di chiudersi su se stessa, l'economia svizzera ha perciò bisogno di rimanere competitiva, continuando a puntare su sempre nuovi e migliori trattati internazionali".

LʼAITI sostiene invece l'iniziativa popolare che tende a promuovere fiscalmente il primo acquisto di una proprietà abitativa a uso proprio mediante il risparmio per l'alloggio.

Secondo gli industriali "lʼiniziativa ha il doppio pregio di promuovere l'accesso alla proprietà, in particolare per le  famiglie, i giovani e gli inquilini e di generare nel contempo nuovi impulsi per l'economia e l'occupazione".

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